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Massimo Randolfi

Vademecum per pazienti ustionati positivi al Covid

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Coronavirus: oltre 100 polmoniti sospette a Bergamo giĆ  da novembre
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Sono 1.500 i pazienti ricoverati ogni anno nei centri ustioni di tutta Italia. Migliaia le persone non ricoverate e gestite in strutture anche non ospedaliere. La vicenda di Gianni Morandi, gravemente ustionato a gambe e braccia mentre lavorava i suoi terreni in campagna, ha acceso i riflettori sul tema.

Secondo le ultime ricerche, riporta Dire, l’alcolĀ ĆØĀ il maggiore agente ustionante (29,54%), seguono la fiamma (23,95%) e i liquidi (22,55%). Percentuali piĆ¹Ā basse per gli agenti chimici (2,79%) e l’elettricitĆ Ā (2,20%). Il 18,96% rientra nella categoria ‘altro’.

L’abitazioneĀ ĆØĀ il luogo dove si registra il numero piĆ¹Ā elevato di incidenti (79%), poi il lavoro (7%)e gli incidenti stradali (4%). Nella categoria ‘altro’ rientra il restante 10%.

Ustionati positivi al Covid: come vengono gestiti

“Da quandoĀ ĆØĀ scattata l’emergenza come SocietĆ Ā ci siamo preoccupati innanzitutto di tutelare i malati che sono ricoverati presso i centri ustioni. Per fare questo abbiamo dovuto imporre ai nostri direttori generali un vademecum che indica come comportarsi in caso di arrivo di ustionati giĆ Ā dichiarati positivi o da valutare o meno se fossero positivi” ha detto il professor Antonio Di Lonardo, direttore del Centro grandi ustionati di Pisa e presidente della SocietĆ Ā italiana ustioni (Siust).

“Abbiamo escluso la possibilitĆ  che pazienti positivi giungano nei nostri reparti- ha aggiunto- perchĆ© metterebbero a repentaglio la vita dei pazienti ricoverati che sono molto instabili e fragili dal punto di vista immunitario”.

“Per questo abbiamo deciso di ricoverare questi pazienti nelle strutture adibite al controllo di quelli Covid positivi e saremo noi ad andare da loro ad operarli, a curarli e a medicarli laddove ce ne fosse bisogno. Un fatto giĆ Ā avvenuto per due persone positive, che sono state curate ed operate presso strutture Covid attrezzate anche di sala operatoria” ha concluso il presidente Siust.

Il professor Di Lonardo ha delineato a grandi linee la mission per la sua prossima presidenza Siust che si occuperĆ Ā anche di lavorare per ottenere esenzioni per le cure dei pazienti ustionati. Attenzione particolare sarĆ Ā rivolta a specifici piani nazionali di maxi emergenza con elevato numero di pazienti ustionati. Tali piani attualmente non sono disponibili in Italia ma sono necessari per poter gestire maxi emergenze, come la strage Livorno, che il professor Di Lonardo insieme ad altri centri ustioni si ĆØ trovato a fronteggiare.

Fonte: Agenzia DIRE

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