Il documento è stato trasmersso a tutti gli organi competenti dal Dipartimento della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Il Dipartimento della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute ha inviato a tutti gli organi competenti l’aggiornamento della nota informativa del consenso relativa al vaccino anti-Covid Vaxzevria (AstraZeneca) predisposta dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). L’obiettivo è fare chiarezza sui presunti legami con trombosi rare e sui sintomi da riferire al medico dopo la somministrazione.
“Coaguli di sangue spesso in siti insoliti (ad esempio cervello, intestino, fegato, milza), associati a bassi livelli di piastrine nel sangue”, sono stati inseriti tra gli “effetti indesiderati molto rari”, quelli che “possono interessare fino a una persona su 10.000”, si legge nell’aggiornamento della nota informativa del consenso, firmata dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza.
“In seguito alla somministrazione di Vaxzevria – si legge ancora – sono stati osservati molto raramente coaguli di sangue, spesso in siti insoliti (ad esempio cervello, intestino, fegato, milza), in associazione a bassi livelli di piastrine, in alcuni casi con la presenza di sanguinamento. Questa condizione includeva casi gravi con coaguli di sangue in siti diversi o insoliti, come pure coagulazione o sanguinamento eccessivi in tutto il corpo. La maggior parte di questi casi si è verificata nei primi 14 giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata principalmente in donne sotto i 60 anni di età. In alcuni casi questa condizione ha provocato morte”.
Prosegue l’aggiornamento: “Rivolgersi immediatamente a un medico in caso di respiro affannoso, dolore al petto, gonfiore alle gambe o dolore addominale persistente dopo la vaccinazione”, raccomanda l’aggiornamento Aifa. “Inoltre consultare immediatamente un medico se, dopo alcuni giorni, si verificano mal di testa intensi o persistenti o visione offuscata dopo la vaccinazione, o se dopo pochi giorni compaiono lividi sulla pelle o chiazze rotonde in un punto diverso dal sito di vaccinazione”.
E ancora: “Il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’Ema, nella riunione del 7 aprile 2021, ha concluso che i benefici di Vaxzevria nel combattere la minaccia ancora diffusa del Covid-19 (che a sua volta provoca problemi di coagulazione e può essere fatale) continuano a superare il rischio di effetti indesiderati”.
Restano invece “confermati il modulo di consenso alla vaccinazione Covid-19, trasmesso con nota 12469-28/03/2021-DGPRE, e le note informative relative ai vaccini Comirnaty (Pfizer/Biontech) e Covid-19 Vaccine Moderna, trasmesse con nota 12238-25/03/2021”.
Redazione Nurse Times
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