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Vaccino anti-Covid, dalla Sip un vademecum per i bambini che hanno contratto l’infezione

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Allergie e vaccino anti-Covid: quali i bambini a rischio? Le raccomandazioni Siaip
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La Società italiana di pediatria ha realizzato una guida di facile consultazione per chi vuole immunizzare i propri figli.

Che succede se un bambino risulta positivo al coronavirus subito dopo aver effettuato la prima dose di vaccino? E se invece la positività è riscontrata 14 giorni dopo l’inoculazione? E se ancora, nel caso di ragazzi sopra i 12 anni, si viene infettati dal virus prima di effettuare la dose di richiamo? E dopo quanto tempo può vaccinarsi un bambino che ha contratto il Covid-19? Per rispondere a tutte queste domande, in modo chiaro e dettagliato, la Società italiana di pediatria (Sip) ha realizzato un vademecum di facile consultazione. Un aiuto in più per le famiglie che decidono di immunizzare i propri figli.

Districarsi tra le varie indicazioni, infatti, non è semplice. Nel suo vademecum la Sip illustra sei scenari diversi. La prima situazione è quella classica, relativa allo schema vaccinale completo: tra la prima e la seconda dose devono passare 21 o 28 giorni, a seconda che ci si vaccini con Pfizer o Moderna (per gli over 12), e la dose di richiamo può essere fatta dopo quattro mesi (sempre over 12).

E se un ragazzo ha avuto il Covid? Allora dopo il terzo mese e non oltre il 12esimo si può fare la prima dose di vaccino, poi dopo quattro mesi, sempre per gli over 12, si fa il richiamo. E se, invece, sono trascorsi più di 12 mesi dall’infezione (data del primo tampone)? Allora si segue lo schema vaccinale classico: prima dose, seconda dopo 21 o 28 giorni, richiamo dopo quattro mesi (sempre nel caso degli over 12).

Se l’infezione è invece contratta dopo aver effettuato la prima dose di vaccino, le possibilità sono due. Se si risulta positivi entro il 13esimo giorno dall’inoculazione, allora la seconda dose di vaccino viene effettuata dopo tre-sei mesi dalla data del primo tampone e la dose di richiamo, per gli over 12, può essere fatta dopo quattro mesi. Il secondo caso è quello in cui si risulti positivi al virus dopo 14 giorni dalla prima dose e prima della seconda. Allora la dose di richiamo, sempre gli over 12, viene fatta dopo quattro mesi.

L’ultimo scenario è quello in cui si contrae il virus dopo aver effettuato entrambe le dosi di vaccino, ma prima di effettuare il richiamo. In questo caso il booster, sempre per quanto riguarda i soggetti di età superiore ai 12 anni, viene fatto dopo quattro mesi.

Redazione Nurse Times

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