Il segretario generale pugliese della Fials Massimo Mincuzzi, in una nota all’Assessore alla salute Lopalco chiede di definire con le OO.SS il modello organizzativo per le vaccinazioni e quantificare la remunerazione per gli infermieri che hanno dato la disponibilità fuori dall’orario di servizio.
“Faccio riferimento alla circolare urgente” del Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti avente per oggetto “Piano regionale Vaccinazione anti Sars-Cov-2/ COVID -19 – organizzazione vaccinazione soggetti fragili e domiciliari – indicazioni operative” e art. 20 del Decreto Legge 41 del 22 marzo 2021 per chiedere urgente attivazione di un tavolo regionale di confronto per definire il modello organizzativo, in fase di attivazione, per affrontare l’approssimarsi della fase di vaccinazione di massa prospettata dal Governo per la reperibilità e disponibilità di sufficienti dosi di vaccino utili a raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge”.
Non sfugge all’attenzione delle SS.LL. che molte regioni hanno da tempo definito il proprio modello organizzativo per le vaccinazioni raggiungendo intese con le 0.SS. maggiormente rappresentative per l’impiego e il coinvolgimento del personale degli Enti e Aziende Sanitarie del S.S.R. disponibile a partecipare nelle forme che il CCNL prevede con l’impiego dei fondi economici aggiuntivi stanziati per l’occasione.
Rileviamo con soddisfazione che la nota in epigrafe, che accenna al punto 7, la volontà di acquisire la manifestazione di volontà dei dipendenti per la partecipazione al di fuori dell’orario di servizio alle attività vaccinali.
Tanto premesso, si invita la S.V. a concordare con le 0.SS. attraverso un urgente tavolo di confronto regionale ex art. 6 CCNL, il modello da attuare, le modalità di coinvolgimento del personale necessario e la quantificazione della remunerazione al fine di uniformare i previsti accordi aziendali che la disposizione regionale determina”.
Redazione Nurse Times
- Tribunale di Cosenza riconosce il diritto ai buoni pasto per tutti i turnisti oltre le sei ore
- Coina: “Sanità italiana sempre più alla deriva. Senza investimenti veri sui professionisti, non saremo in grado di affrontare le sfide future”
- Mangiacavalli (Fnopi): “È il momento dell’infermiere di famiglia e comunità. Indispensabile attivare formazione specialistica”
- Malattie croniche, Iss: “Il 18% degli adulti e il 57% degli over 65 ne ha una”
- Inappropriatezza assistenziale, rischio infettivo e responsabilità professionale: la detersione fecale non rientra nel profilo dell’infermiere
Lascia un commento