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Vaccini antinfluenzali gli Opi pugliesi replicano a Lopalco: “un’opportunità non un obbligo”

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Vaccini antinfluenzali gli Opi pugliesi replicano a Lopalco: “un’opportunità non un obbligo”
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Nessun rispetto in Puglia per gli infermieri, non considerati dal Dipartimento della Promozione per la salute nella campagna vaccinale antinfluenzale 2020.

Non si fa attendere la replica degli Opi di Bari, Bat e Brindisi alla nota dell’Assessore alla sanità Lopalco che ha ribadito invece “l’obbligo” per gli operatori sanitari al vaccino antinfluenzale.

Gli Ordini degli Infermieri di Bari, Bat e Brindisi a loro volta ribadiscono che non sono contrari alle indicazioni della Regione Puglia sulla profilassi vaccinale per gli operatori sanitari, ma contestano e definiscono inaccettabile il metodo utilizzato per obbligare gli infermieri alle vaccinazioni: non c’è nessun obbligo e non si possono sanzionare quelli che rifiutano la vaccinazione.

Sulla questione i presidenti degli OPI di Bari, Bat e Brindisi, Saverio Andreula, Giuseppe Papagni e Antonio Scarpa, rispondono alla Regione Puglia elencando tutti i riferimenti di legge dai quali si evince chiaramente che la vaccinazione non è obbligatoria . “Al massino si tratta di raccomandazioni ” sottolineano i presidenti degli OPI di Bari, Bat e Brindisi.

Le possibili sanzioni nei confronti degli operatori sanitari che non si vaccinassero, sono escluse perché dichiarate illegittime dalla Consulta.

E’ vero, affermano i presidenti degli OPI, con una analisi giuridica del proprio ufficio legale, che la Consulta ha affermato quanto di seguito: “la Regione ha legittimamente disciplinato in forza della sua competenza in materia di tutela della salute e nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dal legislatore statale”; ma occorre riportare anche quanto ribadito qualche rigo dopo stranamente obliato che riportano all’attenzione di tutti: “Deve escludersi che possa essere sanzionato l’eventuale rifiuto opposto dai medesimi operatori sanitari di sottoporsi ai trattamenti vaccinali raccomandati dal PNPV per i soggetti a rischio per esposizione professionale”.

Sulle possibili sanzioni amministrative comminati agli operatori sanitari che rifiutassero la vaccinazione, i presidenti degli OPI, chiariscono: “La condotta sanzionabile non è quella dell’operatore sanitario che rifiuti di sottoporsi alla vaccinazione, bensì per chi non si attenga alle indicazioni del PNPV e, cionondimeno, acceda ai reparti individuati con la deliberazione della Giunta Regionale”.

Al di fuori di questa specifica ipotesi non vi è alcun margine per l’applicazione della sanzione amministrativa. Infine, c’è un punto dal quale gli OPI di Bari, Bat e Brindisi non si discostano: E’ inapplicabile l’obbligo vaccinale agli operatori sanitari, né si può inopportunamente “minacciare” sanzioni che non si possono applicare”.

Redazione NurseTimes

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