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Usa, è allarme “ameba mangia-cervello”: adolescente rischia la vita

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Usa, è allarme "ameba mangia-cervello": adolescente rischia la vita
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La Naegleria fowleri può causare la meningoencefalite amebica primaria, un’infezione al cervello, mortale nel 90% dei casi.

E’ allarme “ameba mangia-cervello” negli Stati Uniti, dove un lago dell’Iowa è stato chiuso in seguito all’infezione contratta dall’adolescente Caleb Z., originario di Port Charlotte (Florida), che lotta tra la vita e la morte dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni al Golisano Children’s Hospital di Rochester (New York).

La Naegleria fowleri, nome scientifico della cosiddetta ameba mangia-cervello, abita acque calde e fresche di laghi, fiumi, sorgenti termali e piscine scarsamente mantenute o senza cloro, e può causare la meningoencefalite amebica primaria (PAM), un’infezione al cervello, mortale nel 90% dei casi. Il ragazzo in pericolo di vita – non è un caso isolato – ne è stato attaccato mentre nuotava in un lago durante il campeggio estivo, accusando mal di testa e allucinazioni.

L’infezione può verificarsi quando l’acqua in cui è presente l’ameba entra nel corpo attraverso il naso, viaggia fino al cervello e distrugge il tessuto cerebrale, attaccando il sistema nervoso centrale. Per ridurre al minimo il rischio di contrarre la PAM, gli esperti del Dipartimento della salute e dei servizi umani della Carolina del Nord raccomandano di non agitare i sedimenti del fondale quando si nuota in acque con alta probabilità di contaminazione, di non immergere la testa e di tenere il naso chiuso.

L’infezione non è contagiosa, ma secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC) è di solito fatale. Tra i sintomi figurano mal di testa, febbre, nausea e vomito, che si aggravano in convulsioni, allucinazioni e coma. Poiché la sintomatologia può essere confusa con quella di altre condizioni cliniche, la diagnosi si effettua tramite biopsia cerebrale e puntura lombare, con l’analisi del liquido cerebrospinale. I medici intervengono spesso con un assortimento di antimicotici e antibiotici, somministrandoli, data l’elevata mortalità, anche nel caso di donne in gravidanza.

Redazione Nurse Times

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