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Una rappresentanza di Nurse Times alla Camera dei Deputati

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Il 6 Aprile 2017 alle ore 15, presso il Palazzo dei Gruppi della Camera dei Deputati si è tenuto un incontro fra gli Onorevoli pentastellati Massimo Enrico Baroni  (Commissione Affari Sociali) e Andrea Cecconi (Commissione Affari Costituzionali, Infermiere) ed una rappresentanza del Giornale di informazione infermieristica “Nurse Times”, Vincenzo Ricchiuti, Alessio Biondino e Anna Di Martino.

Lo scopo dell’incontro, richiesto dai parlamentari a cui abbiamo dato seguito con grande disponibilità, è di portare all’attenzione dei nostri politici, le grandi problematiche e criticità da cui è soffocata la categoria infermieristica italiana.

Ne è seguito un dibattito ed un confronto, anche in virtù del fatto che l’On. Cecconi è un collega.

Quello che però è emerso, è la scarsa rappresentanza e visibilità della comunità infermieristica, soprattutto  nelle stanze dei bottoni e nelle sedi in cui vengono discusse le sorti della salute pubblica.

Conosciamo tutti questa grande lacuna che mina alla base l’attenzione, la propositività ed il peso specifico che possiede la nostra Comunità di Professionisti.

Il nostro auspicio è quello di avviare un forte dibattito politico, anche con altri schieramenti, e di ottenere risposte dai rappresentanti della nostra categoria, al fine di superare questa impasse che costringe la professione a rivestire un ruolo di basso profilo da ormai un ventennio ed oltre!

La centralità di questa nostra iniziativa sta nel fatto che le problematiche che ci attanagliano, minano alla base il diritto alla salute dei cittadini, sancito dall’art. 32 della Costituzione.

P.S. Se vogliamo cambiare le cose dobbiamo avere TUTTI il coraggio di provarci davvero!

 

Questo il documento da noi presentato agli Onorevoli:

Gentili On. Baroni e Cecconi,

Vorremmo portare alla Vostra attenzione, durante l’incontro di oggi, la situazione critica in cui verte la Comunità Infermieristica italiana.

Potremmo descrivere la professione infermieristica sulla carta, come è sancita, descritta e regolamentata per legge e tutto sarebbe limpido e lineare. Si veda il “Profilo Professionale dell’Infermiere”, le leggi che sanciscono le caratteristiche di autonomia e la connotazione scientifico/intellettuale proprie di una Professione intellettuale.

https://www.nursetimes.org/infermieristica-storia-ed-evoluzione-della-nostra-professione/14689

https://www.ipasvi.it/chi-siamo/note-di-storia.htm

Nella realtà dei fatti, però, la questione è ben diversa. Per motivi che non stiamo qui a descrivere (retaggi culturali in primis), complice il momento storico in cui viviamo, la nostra professione vive una situazione di profondo svilimento e mortificazione.

Sappiamo bene come il Sistema Sanitario Nazionale abbia delle grandi carenze e lacune, altrettanto si dica per la situazione occupazionale. Il tasso di disoccupazione è altissimo ed il profondo dislivello tra domanda ed offerta ha creato un panorama in cui si sono venuti ad instaurare meccanismi perversi come “contratti” vergognosi che ti rendono ricattabile e quindi manipolabile.

https://www.nursetimes.org/allinfermiere-competono-bucato-stiratura-scopatura-ad-umido-dei-pavimenti-ipasvi-ci-batti-un-colpo/32766

https://www.nursetimes.org/vuoi-crescere-professionalmente-studiare-allora-non-uninfermiera/31201

https://www.nursetimes.org/lettera-di-un-nostro-lettore-sui-fatti-di-torino-portare-la-questione-in-parlamento/28648

https://www.nursetimes.org/infermiere-precariato-turno-di-notte-a-5e-lora-compenso-o-elemosina/26370

Parliamo di proposte lavorative a 5 euro l’ora, false partite iva, assunzioni con profilo da oss (qualifiche inferiori) etc. Tutto documentabile.

Il contratto collettivo nazionale che ci riguarda è fermo, senza rinnovo dal 2009, senza contare che siamo inseriti nel calderone del comparto, senza alcun riconoscimento professionale che dovrebbe essere dovuto a qualunque professionista.

https://www.nursetimes.org/aadi-petizione-infermieri-dal-comparto-sanita/29911

Abbiamo un percorso di studi che prevede, oltre la Laurea triennale in Infermieristica, anche la Laurea specialistica in Scienze Infermieristiche ed in Management delle Organizzazioni Sanitarie, il Dottorato di ricerca, innumerevoli Masters Universitari ma, ahinoi, non affatto riconosciuti né a livello contrattuale né tantomeno a livello economico. Affrontiamo investimenti economici ingenti (Master da 2000 euro l’anno) per la formazione e l’aggiornamento senza avere nessun riscontro e senza poter rendere spendibili le nostre specializzazioni. Cosa che al momento non è possibile, perché l’infermiere è considerato alla stregua di un semplice operaio.

https://www.nursetimes.org/la-formazione-universitaria-tra-catene-e-scienza/19128

Un vuoto legislativo che può essere colmato solo dal far proseguire un iter già iniziato per quanto riguarda il riconoscimento del nostro ordine (L. 43/2006) e delle specializzazioni.

https://www.nursetimes.org/il-documento-sulle-competenze-specialistiche-visto-da-un-infermiere-gene-ralista/4082

https://www.nursetimes.org/ipasvi-collegio-ordine-10-anni-cosa-torna-tasca-agli-infermieri-meriti-demeriti-nella-stessa-sacca/15933

Come potete ben vedere il giornale Nurse Times che è anche un Movimento che raccoglie gli Infermieri italiani, tratta quotidianamente tematiche di interesse sociale e sanitario al fine di valorizzare la centralità del cittadino come obiettivo centrale della nostra attività e del sistema sanitario tutto. Il punto è proprio questo: migliorare la condizione lavorativa, professionale e formativa dei Professionisti Infermieri vuol dire erogare un’assistenza di qualità superiore nei confronti di una popolazione sempre più fragile,  che verte alla cronicità e che ha bisogno di essere assistita in maniera adeguata e competente.

https://www.ipasvi.it/ecm/rivista-linfermiere/rivista-linfermiere-page-23-articolo-275.htm

https://www.anaaopiemonte.info/anaaopiemonte/wp-content/uploads/2016/02/Binder23.pdf

https://www.nursetimes.org/i-livelli-di-staffing-e-le-cure-mancate-appuntamento-a-roma-con-lo-studio-rn4cast/32272

Le proposte che portiamo alla vostra attenzione sono l’implementazione di nuovi modelli organizzativi che possano riportare al centro dell’azione sanitaria pubblica il cittadino con i suoi bisogni di salute.

L’infermiere di famiglia, un passaggio epocale che potrebbe risollevare le sorti della sanità territoriale portando enormi benefici in termini di out come.

Sull’argomento abbiamo prodotto diversi articoli:

https://www.nursetimes.org/infermiere-di-famiglia-questo-sconosciuto-vediamo-cosa-ce-dietro-il-family-nursing-1-parte/16139

https://www.nursetimes.org/infermiere-di-famiglia-questo-sconosciuto-vediamo-cosa-ce-dietro-il-family-nursing-2-parte/16056

https://www.nursetimes.org/lazio-case-della-salute-un-nuovo-modo-di-gestire-lassistenza-sul-territorio/15312

https://www.nursetimes.org/il-professionista-infermiere-dellassistenza-domiciliare-e-la-fragilita/30638

https://www.nursetimes.org/liguria-nasce-linfermiere-di-comunita-intervista-a-francesco-falli/18999

L’infermiere prescrittore, figura presente in altre parti d’Europa e in USA che raggiungono tale specializzazione dopo aver superato un master specifico. Tale specializzazione consentirebbe agli infermieri di poter prescrivere alcuni farmaci da banco e presidi sanitari specifici che favorendo la continuità assistenziale a domicilio. La resistenza dei medici al cambiamento è forte e servirebbe un’azione politica poderosa.

https://www.nursetimes.org/prescrizione-infermieristica-lutopia-italiana-nella-realta-europea/5734

In Spagna dopo due mesi dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il Regio Decreto che regola l’uso, l’indicazione e la prescrizione di farmaci da parte degli infermieri è stato finalmente pubblicato nel Bollettino Ufficiale dello Stato (BOE).

Perché mantenere gli infermieri su un basso profilo e non permettere loro di evolversi professionalmente con competenze avanzate?

Perché lasciare che gli infermieri vengano demansionati e sottoutilizzati, quando alcune attività potrebbero essere svolte da figure di supporto?

https://www.nursetimes.org/il-fenomeno-demansionamento-presentato-dal-prof-di-fresco-in-un-evento-del-collegio-ipasvi-bat/6942

https://www.nursetimes.org/cavicchi-una-task-force-nazionale-contro-il-demansionamento-e-favorire-lo-sviluppo-delle-competenze-degli-infermieri/3827

Uno scontro tra professioni che causa distorsioni e gravi conflittualità che distrugge valore e professione

https://www.nursetimes.org/allinfermiere-competono-bucato-stiratura-scopatura-ad-umido-dei-pavimenti-ipasvi-ci-batti-un-colpo/32766

Depauperare denaro pubblico che invece potrebbe essere utilizzato per valorizzare competenze infermieristiche….

Un esempio di eccellenza nella Sanità Calabrese. PICC team con ambulatorio a gestione infermieristica:

https://www.nursetimes.org/eccellenza-nella-sanita-calabrese-picc-team-con-ambulatorio-a-gestione-infermieristica/12082

Ospedale di Perugia: SUCCESSO dell’Unità di Degenza Infermieristica

https://www.nursetimes.org/ospedale-perugia-successo-dellunita-degenza-infermieristica/18824

Alcuni sindacati della comunità medica tenta in tutti i modi di mantenere l’organizzazione sanitaria medico centrica, opponendosi alle UDI, ricorsi puntualmente bocciati dal Tar

https://www.nursetimes.org/perugia-tar-respinge-la-chiusura-dei-reparti-a-gestione-infermieristica-2/4531

Il “See and Treat” un modello organizzativo che consente di ridurre le liste di attesa nei pronto soccorso ma che viene fortemente contrastato dai sindacati medici

https://www.nursetimes.org/next-see-and-treat-linfermiere-e-il-nuovo-modello-organizzativo-in-pronto-soccorso/15597

https://www.nursetimes.org/respinto-ricorso-see-and-treat-lordine-dei-medici-attacca-la-sentenza/24922

Il nostro auspicio è che venga finalmente affrontata in Italia la questione infermieristica, si apra un tavolo di confronto serio con tutte le altre professioni sanitarie e passare ad una fase di coevoluzione delle professioni, che porti ad una comune visione di intenti che punti a valorizzare le competenze dei professionisti, una sanità pubblica al fianco dei bisogni dei cittadini.

Dando così seguito al D.M. 14 settembre 1994, n. 739 “Profilo professionale dell’Infermiere” che già prevedeva le competenze avanzate nel comma 5 e 6: 

5 – La formazione infermieristica post – base per la pratica specialistica è intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacità che permettano loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:
a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;
b) pediatria: infermiere pediatrico;
c) salute mentale – psichiatria: infermiere psichiatrico;
d) geriatria: infermiere geriatrico;
e) area critica: infermiere di area critica.

6) In relazione a motivate esigenze emergenti dal Servizio sanitario nazionale, potranno essere individuate, con decreto del Ministero della sanità, ulteriori aree richiedenti una formazione complementare specifica.

23 anni di attesa sono davvero tanti!! NoiSiamoPronti da troppo tempo!!!

Queste alcune delle proposte che potrebbero cambiare il volto della sanità, combattere gli sprechi e finanziare un SSN sotto finanziato e continuamente falcidiato da anni di tagli lineari.

I 440 mila infermieri italiani attendono da anni di essere ascoltati.

Questo nostro giornale intende seguire ogni iniziativa politica in favore della buona sanità e dei cittadini, vi ringraziamo per averci dato questa possibilità.

Restiamo a vostra disposizione per ulteriori incontri.

 

VincenzoRicchiuti

Anna Di Martino

Alessio Biondino

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