Un viaggio nella mente degli Infermieri

La Psicologia dell’Infermiere…Basta! Basta! Basta!

Il turno è finito. Si torna a casa: stanchi, stravolti. Alla radio non passa nulla di buono e in quel tratto di strada c’è sempre fila.

Oggi non è stata una giornata facile! Il collega era di cattivo umore, il primario non guardava in faccia a nessuno ed il nuovo paziente si lamentava della mensa: sai che novità?

Per non parlare di quella montagna di fogli, quei soliti problemi di rete con il pc e la stampante che come sempre non funziona.

La caffettiera? Quando la trovi sporca ti verrebbe da insultare chi non rispetta l’unica tua alleata contro la stanchezza.

Infine, oggi c’era anche lui, quello del posto letto n.25 – pover uomo, gli è capitata grossa: eh certo, noi ci lamentiamo, ma poi pensa a quel tizio. Oggi ti guardava con gli occhi ricolmi di speranza e tu?

Non sapevi proprio cosa dirgli. Fortuna che almeno i turni li decidiamo domani. Arrivi a casa, apri la porta improvvisi un sorriso: ma sul tavolo ci sono le nuove bollette, la cena non è pronta, il gatto ha rovesciato l’acquario, i bambini piangono, strillano… Basta! Basta! Basta!

• Quante volte un infermiere vive almeno una delle situazioni descritte sopra
• Quante volte viene da dire “Basta!”
• Quante volte invece non si dice nulla ed in silenzio si torna a lavorare – ma dentro c’è una grande voglia di domandare “Aiuto!”?

Mi chiamo Giuseppe Marino, sono uno psicologo, lavoro spesso in ospedale e ho la passione per la formazione.

Nel Novembre scorso, assieme ad un gruppo di psicologi coinvolti nell’ambito ospedaliero ed assistenziale, ho deciso di aprire un confronto sui social per raccogliere direttamente le esigenze, gli obiettivi e i desideri delle figure sanitarie. I primi professionisti che scegliamo di coinvolgere sono gli infermieri!

Così, mi iscrivo al gruppo “Infermiere Professionista della Salute” su Facebook e mi contattata Simone Gussoni, della redazione di NurseTimes, che mi propone di collaborare assieme per creare con Nurse Times una serie di articoli di carattere psicologico che possano interessare, aiutare ed orientare gli Infermieri durante il loro lavoro: insomma, una serie di articoli che assomiglino all’ago di una bussola nell’oceano di difficoltà quotidiane che spesso l’infermiere si trova ad affrontare!
Accettiamo! Decido con Simone di costruire un questionario online per raccogliere tutte le richieste degli infermieri – A Dicembre parte la raccolta di informazioni (Quali esigenze psicologiche manifestano gli Infermieri?)

Oggi vi mostriamo i risultati della Psico-Indagine Social!

I risultati raccolgono le opinioni di un campione composto per l’82% da infermiere o da studentesse in infermieristica. Il 18% delle risposte provengono da un pubblico maschile.
Hanno partecipato al sondaggio sia infermieri che studenti, con una prevalenza di professionisti già laureati (l’87% dei questionari raccolti).
Gli studenti che sono intervenuti hanno un’età media di 22 anni; i professionisti, invece, hanno in media 30 anni e lavorano in campo sanitario all’incirca da 6/7 anni.

Quali sono i bisogni di carattere psicologico che l’infermiere ritiene sia importante trattare per la propria figura sanitaria?

Sono davvero tantissime le risposte a questa domanda: la difficoltà più grande è stata quella di dar loro un’organicità, proprio perché spesso le esigenze sono molto particolari e specifiche per un reparto piuttosto che per una precisa occupazione sanitaria. Per fare un quadro esemplificativo abbiamo provato a raggruppare le diverse esigenze per tematiche!

Nella classifica dei bisogni dell’infermiere abbiamo ricevuto richieste di approfondimento riguardanti l’alleanza terapeutica (29%): si è sottolineato quanto sia importante l’istaurarsi di un buon rapporto con i pazienti ed i famigliari e del ruolo cruciale dell’infermiere nella gestione dei rapporti in ospedale, conciliando competenze ed umanità – anche nelle situazioni più difficili.

Ci sono poi le esigenze legate alla professione ed al rapporto con i colleghi: il lavoro d’equipe è fondamentale per esercitare con serenità; l’autorealizzazione passa necessariamente attraverso un lavoro armonico all’interno del team e con tutto il tessuto di professionisti con i quali si collabora. L’autostima ed il desiderio di essere considerati sono emersi come argomenti molto importanti per diversi partecipanti al sondaggio!

Uno spazio solo graficamente ridotto (8%) lo ricoprono tutte quelle competenze trasversali, come la comunicazione, l’empatia, la resilienza, la capacità di self control e le abilità nel mantenere il più possibile il posto di lavoro un luogo sereno e supportivo.

Al primo posto ci sono le difficoltà legate allo stress ed al burnout (35%). Tantissimi infermieri che hanno compilato il modulo hanno sottolineato che tra i bisogni più importanti da segnalare vi sono tutti quei campanelli di allarme che possono minare in modo significativo la bellezza della professione infermieristica: le difficoltà legate alla sfera dello stress, del burnout e della sicurezza sul posto di lavoro sono stati un tema predominante in qualsiasi punto del sondaggio.

A quali argomenti di psicologia è interessato l’infermiere?

Passione e curiosità! Abbiamo deciso di chiedere agli infermieri quali psico-argomenti potessero attirare la loro attenzione e stimolare il loro interesse. I partecipanti al sondaggio hanno espresso moltissime curiosità riguardanti tantissimi temi! Come ci si comporta con i bambini in pediatria? Quali sono le avvertenze per un paziente con disturbi psicologici? Che ruolo gioca l’empatia in un reparto oncologico o quanto è importante la soddisfazione personale per migliorare il proprio lavoro e ricoprire una carica più impegnativa? .. Questi sono alcuni argomenti emersi dal questionario: l’info-grafica raggruppa i diversi temi – più le parole sono grandi più sono state citate dagli infermieri all’interno del sondaggio.

Stai concorrendo per quel posto di lavoro eccezionale: quali psico-competenze potrebbero esserti richieste nel bando?

Ci siamo interessati anche del posto di lavoro per eccellenza! Il traguardo professionale di ogni infermiere quali psico-competenze richiede? Beh, gli infermieri su questa domanda non hanno dubbi e sono sul pezzo: le soft skills sono il valore aggiunto che occorre all’infermiere professionista per conquistare il suo posto di lavoro ideale!

Capacità di comunicazione, autocontrollo e gestione dello stress; spirito di iniziativa, lavoro in gruppo e leadership; elaborazione di strategie efficaci, coordinamento e competenze relazionali sono gli assi nella manica di chi aspira una carriera di successo!

E adesso?

Come ultima domanda abbiamo chiesto agli infermieri:

Avete suggerimenti su come la figura dello psicologo possa essere di aiuto all’infermiere e/o come assieme si possa collaborare?

Le proposte sono tante e riguardano interventi individuali, di gruppo e addirittura territoriali. Con Simone ed assieme alla redazione di NurseTimes abbiamo pensato di destinare una serie di articoli ai temi principali che sono emersi da questo sondaggio: un piccolo aiuto, una cassetta degli attrezzi virtuale che possa fornire qualche strumento in più per andare a lavoro orgogliosi e felici di essere infermieri.. anche quando il gatto rovescia l’acquario a casa!

Giuseppe Marino