A Palmanova, in provincia di Udine, l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un infermiere. Che è stato preso a botte, a morsi ed ha “rimediato” diverse contusioni.
Gli episodi di aggressione ai danni dei professionisti dell’assistenza, non si contano quasi più. Sembra oramai una pratica consolidata, quasi ci fosse in atto una sorta di gigantesco accanimento ai danni del personale infermieristico che, più di tutti, si ritrova costantemente a contatto coi pazienti e con le loro famiglie; tutti esasperati da un sistema sanitario in ginocchio. È pur vero che intorno alla nostra figura regna una preoccupante ignoranza, alimentata dai media che spesso cercano di fare tutto fuorché chiarezza ed informazione (VEDI caso LA7), ma… in questo periodo si sta praticamente vedendo di tutto: distinti signori che vagano per gli ospedali armati d’accetta (VEDI), geni ubriachi che vogliono tagliare la testa al personale (VEDI), padri disperati che sfasciano sale parto (VEDI), colleghe e colleghi presi a botte qua e là per l’Italia (VEDI).
La “collezione” delle aggressioni, però, da oggi può finalmente vantare anche qualcosa di “primordiale” quanto micidiale: voraci morsi. È accaduto lunedì 18 aprile ad uno sventurato collega di Palmanova (Udine), all’interno di in un centro di assistenza per persone con difficoltà.
Un trentaseienne, dopo essere uscito dal carcere, è stato accolto per delle cure specifiche presso il polo sanitario. Ma intorno alle 21, in stato di estrema agitazione, l’uomo si è recato in un locale per una consumazione. Non l’ha pagata (…) ed è ritornato presso la struttura, dove di punto in bianco ha iniziato ad attaccar briga con un altro paziente, senza alcun motivo apparente.
La lite verbale è continuata fino a che il soggetto non ha esploso violentemente tutta la sua rabbia repressa contro medici e soprattutto infermieri. La solita solfa, insomma: botte, sputi, insulti, schiaffi, trattative più o meno utili e stavolta c’è scappato anche un lungo, famelico, bestiale morso ai danni del braccio di un povero collega. Che è quello che ha avuto la peggio prendendo, oltre al morso, una abbondante vagonata di botte che gli ha causato diverse contusioni.
Dalla struttura fanno sapere che nelle ultime settimane sono stati diversi gli episodi come questo: purtroppo gli infermieri che operano nei centri di salute mentale e in quelli per la cura della tossicodipendenza sono spesso esposti a uomini e donne con attacchi di ira che distruggono i reparti, mettono a ferro e fuoco le strutture e riempiono il personale di botte.
Questo che sembra essere un autentico bollettino di guerra ai danni degli infermieri italiani, quindi… continua. Nei Pronto Soccorso, nei reparti psichiatrici e non solo. Servirà mica più tutela…?
Fonte: Il Gazzettino
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