Il 60enne Giovanni Antonio Dell’Aquila aveva nascosto in casa 17mila euro, rinvenuti dalle forze dell’ordine durante una perquisizione. Ora è ai domiciliari.
Aveva nascosto 17mila euro in una lavatrice e in uno zaino, Giovanni Antonio Dell’Aquila, medico legale 60enne di Lesina (Foggia), arrestato con altre due persone nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa per false certificazioni di invalidità all’Inps di Foggia. E’ stato lui stesso a consegnare il malloppo alle forze dell’ordine, durante una perquisizione nella sua abitazione. Componente della Commissione di riconoscimento delle invalidità dell’Inps, l’uomo è ora agli arresti domiciliari, al pari di Antonio Fusilli, 44enne dipendente Inps di Manfredonia, e di Sandro Stanco, 40enne foggiano, dipendente del patronato Caf.
Complessivamente sono sei le persone indagate. Per tre di loro sono scattati gli arresti, mentre per gli altri non sono state ravvisate esigenze cautelari perchè, come si legge nell’ordinanza del gip, “si tratta di personaggi che occasionalmente si sono rivolti agli arrestati per ottenere vantaggi che rientrano nella sfera personale o familiare”. Tra questi ultimi c’è anche un imprenditore incensurato “appartenente alla famiglia Romito, inserita in contesti di criminalità organizzata di Manfredonia (Foggia)”, indagato per falso in concorso con Dell’Aquila. Avrebbe attestato falsamente che i sette dipendenti di uno stabilimento balneare di Manfredonia erano stati sottoposti a visita medica. Il pm aveva chiesto il carcere per quattro indagati (tra cui i tre effettivamente arrestati) e i domiciliari per gli altri due.
Redazione Nurse Times
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