Gli obiettivi: arginare le campagne di odio verso i medici, andare incontro ai diritti del paziente e snellire il lavoro delle aule di giustizia.
Sergio Mattarella ha ricevuto una petizione per chiedere lo “stop all’odio verso i medici e subito l’istituzione del Tribunale della Salute”. Oltre che al presidente della Repubblica, la proposta è stata inviata al ministro alla Salute, Giulia Grillo, al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al presidente della Federazione degli Ordini dei medici e al presidente della Commissione Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri.
A lanciare l’iniziativa è stata Consulcesi, network legale che opera a fianco dei medici. In appena 48 ore sono state già raccolte 10.230 firme, con l’obiettivo di ristabilire “tra operatori sanitari e pazienti il clima di fiducia e collaborazione, minato da troppe aggressioni e campagne di comunicazione, come quella dello spot di Obiettivo Risarcimento, andato in onda anche sulle reti Rai”.
Spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulecesi: “Abbiamo pensato a una soluzione, come quella del Tribunale della Salute, che possa andare incontro anche ai diritti del paziente, ossia una camera di compensazione che punti a evitare di ingolfare le aule dei Tribunali con liti temerarie. Parliamo di cause che, nel 97% dei casi, non hanno esito, producendo solo sprechi per la collettività e impedendo ai medici di portare avanti con serenità la loro missione. La nostra proposta nasce dalle sollecitazioni di medici e operatori sanitari, coloro che tuteliamo nelle più importanti battaglie di diritto: turni massacranti in corsia, mancati rimborsi durante la specializzazione, disparità subite dai medici di famiglia, selezioni irregolari e numero chiuso”.
Tortorella sottolinea infine come, al di là delle migliaia di sottoscrizioni, la proposta abbia rapidamente perso la paternità Consulcesi: “Ed è proprio quello che speravamo. Dai commenti sotto la petizione e sui social emerge che operatori sanitari e pazienti credono che il Tribunale della Salute possa segnare un’autentica svolta”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.ansa.it
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