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Tre infermieri fuori servizio rianimano un uomo in discoteca salvandogli la vita

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Una serata in discoteca avrebbe potuto trasformarsi in tragedia per un uomo di 50 anni.

Pareva essere una notte come molte altre, un classico sabato sera in un noto locale in provincia di Belluno, il Bandiera Gialla.

La musica suonata dall’orchestra allietava gli animi delle molte persone intente a ballare e a divertirsi tra un drink e quattro chiacchiere con gli amici. All’improvviso lo sguardo di un uomo si perde nel vuoto. Subito dopo la rovinosa caduta sul pavimento. I musicisti smettono immediatamente di suonare, tre uomini presenti accorrono a prestare soccorso alla persona ormai incosciente.

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Si tratta di tre infermieri dipendenti dell’ospedale San Martino di Belluno che, prontamente, hanno individuato che la persona giacesse in arresto cardiocircolatorio al suolo. Due infermieri hanno immediatamente allineato il corpo dell’uomo iniziando ad effettuare il massaggio cardiaco mentre il terzo infermiere ha allertato il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118.

Erano le ore 22.30. Il 55enne, conosciuto frequentatore del locale, soffriva di problemi cardiaci imprecisati che in passato erano stati causa di numerosi ricoveri. I tre infermieri si sono alternati nella procedura di rianimazione cardiopolmonare per diversi minuti che, in queste occasioni, sembrano interminabili. L’ambulanza è giunta rapidamente nel locale ed il personale sanitario ha potuto completare l’opera iniziata dai tre infermieri utilizzando il defibrillatore e riuscendo a salvare la vita dell’uomo.

“Quegli infermieri sono stati bravissimi”, spiega il titolare del Bandiera Gialla, Nazario Terenziani, che era presente durante l’intervento, “hanno mostrato competenza e sicurezza. Si vedeva che sapevano cosa fare e come farlo. Non appena è accaduto il fatto l’orchestra ha smesso di suonare e il divertimento si è fermato e tutta l’attenzione è stata dedicata alla persona che si era sentita male. Devo dire che vedere dei professionisti così preparati che riescono a salvare una vita grazie alle loro capacità, dà coraggio. Anche il personale sopraggiunto con l’ambulanza è stato veloce a raggiungerci», conclude Terenziani, «ma credo che quel massaggio cardiaco praticato dai due colleghi presenti nel locale sia stato molto, molto importante”.

Simone Gussoni

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