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Toscana, aumentano i casi Covid tra gli operatori sanitari. Nursind: “Serve un piano di assunzioni urgente”

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Toscana, aumentano i casi Covid tra gli operatori sanitari. Nursind: "Serve un piano di assunzioni urgente"
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Il coordinamento regionale del sindacato infermieristico punta il dito contro le linee di indirizzo sulle “bolle” Covid.

Sono “centinaia i positivi tra il personale sanitario della Toscana”. E per far fronte alla nuova ondata Covid il sindacato Nursind chiede “un piano di assunzioni urgente, perché la situazione risulta gravissima, e sono tanti gli infermieri che pensano di andarsene”.

Nella relativa nota stampa del coordinatore regionale Giampaolo Giannoni (foto) afferma: “In questi giorni si stanno raggiungendo numeri di contagi importanti: oltre 150 a Careggi, una trentina al Meyer e un centinaio all’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Una situazione dovuta in buona parte alle linee di indirizzo regionale sulle ‘bolle’ Covid. Una soluzione che puntava a ottenere il risparmio a tutti i costi, ma che si è rivelata inefficace. Viste le gravi criticità degli organici, chiediamo subito un piano di assunzioni, autorizzando le aziende ad assumere personale, in primis infermieri. In questo momento non è pensabile che la Regione prosegua sul blocco delle assunzioni: siamo preoccupati. Il rischio è di costringere le aziende a ricorrere al mercato degli interinali, riportando di nuovo il precariato dentro le strutture pubbliche”.

Il timore del sindacato infermieristico è che la complicata situazione occupazionale metta a rischio le ferie estive e i riposi: “Gli infermieri sono stanchi e demotivati. In molti, negli ultimi giorni, si sono rivolti al sindacato per informarsi sull’iter da seguire per rassegnare le dimissioni e, come se non bastasse, anche dalle università non riescono ad arrivare sufficienti forze nuove. La professione infermieristica non è più considerata appetibile, proprio per le difficili condizioni di lavoro. Il Nursind chiede risposte concrete. Altrimenti è pronto a indire lo stato di agitazione a livello regionale”.

Redazione Nurse Times

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