Trapianto di fegato. La piccola paziente, di origine cinese, era affetta da epatoblastoma ed è stata operata con successo all’ospedale Molinette della Città della Salute.
Nei giorni scorsi, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, una bambina di cinque anni è stata sottoposta con successo a un eccezionale trapianto, collegando il fegato del donatore direttamente al cuore della ricevente.
Nata a Torino da genitori di origine cinese, la bambina si trovava in Cina nel giugno 2021, al momento dell’insorgenza di una rara ma gravissima patologia tumorale del fegato, tipica dell’età pediatrica, l’epatoblastoma. La famiglia, infatti, si era recata nella terra d’origine per le festività del Capodanno cinese ed era stata trattenuta nell’ambito delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. Subito dopo la diagnosi, le prime cure furono prestate senza successo alla piccola in Cina, tra luglio e ottobre 2021, senza però ottenere gli effetti sperati e spingendo la famiglia a rientrare in Italia non appena consentito.
Al ritorno in Italia, nel novembre 2021, la presa in carico da parte dell’equipe dell’Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dalla professoressa Franca Fagioli) è stata immediata, con l’avvio di protocolli chemioterapici di ultima generazione.
La risposta della malattia alla terapia oncologica è stata progressivamente sempre più significativa. Dopo un anno di cure mediche ininterrotte, è stato finalmente raggiunto l’obiettivo di far regredire il tumore all’interno dei criteri utili per poter candidare la piccola all’unica terapia potenzialmente radicale e risolutiva: il trapianto di fegato.
In ragione dell’estensione iniziale della malattia tumorale epatica e degli esiti delle terapie praticate la situazione anatomica che si era presentata all’equipe chirurgica del Centro Trapianti di fegato dell’ospedale Molinette di Torino (diretto dal professor Renato Romagnoli) era molto complessa.
Infatti la vena cava inferiore della bimba era del tutto trombizzata e ostruita nel tratto compreso tra le vene renali e l’atrio destro del cuore. Per poter affrontare al meglio la sfida posta da questa situazione si è immediatamente attivato in soccorso un team multidisciplinare composto da cardiologi, nefrologi, cardiochirurghi, anestesisti e rianimatori degli ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino.
Non appena pianificata in dettaglio la condotta da adottare in sala operatoria, la bambina è stata inserita in lista per ricevere un trapianto di fegato in status di super-urgenza a livello sia nazionale sia europeo. Infatti in questi casi la finestra temporale di trapiantabilità per questi piccoli pazienti dura meno di un mese.
Con lo sforzo congiunto del Centro Nazionale Trapianti e del Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta (diretto dal professor Antonio Amoroso), l’opportunità rappresentata dall’offerta di fegato giunta dopo pochi giorni ha potuto essere immediatamente colta. Infatti in Germania la famiglia di un piccolo bambino deceduto aveva dato il consenso alla donazione degli organi.
L’equipe chirurgica del Centro Trapianti è quindi volata in Germania per eseguire il prelievo del fegato, mentre in sala operatoria alle Molinette di Torino la bambina veniva preparata all’intervento dagli anestesisti coordinati dal dottor Roberto Balagna, coadiuvati dai cardio-anestesisti pediatrici del dottor Sergio Michele Grassitelli. In fase di trapianto, sotto il controllo dei cardiologi ecocardiografisti guidati dal dottor Gianluca Alunni, il professor Renato Romagnoli e il dottor Carlo Pace Napoleone (direttore della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita) hanno effettuato il trapianto con l’accesso al cuore dall’addome per via trans-pericardica.
Il fegato del donatore, con tutta la sua vena cava sovraepatica, è stato quindi impiantato direttamente sull’atrio destro del cuore della bambina.
La ripresa emodinamica della piccola paziente e la ripresa funzionale del fegato trapiantato sono stati ottimi. Dopo pochi giorni la bambina ha potuto essere dimessa dalla Rianimazione diretta dal dottor Balagna verso l’Area semintensiva chirurgica del Centro Trapianti. Attualmente la piccola sta procedendo con il recupero post-operatorio presso la Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Pierluigi Calvo), in attesa di essere nuovamente trattata con terapie di consolidamento presso l’Oncoematologia pediatrica della professoressa Fagioli.
Redazione Nurse Times
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