Sulla vicenda è intervenuta con una nota la consigliera regionale Stefania Batzella.
“È intollerabile che un ospedale come le Molinette, che fa parte della Città della Salute di Torino, cioè la più grande azienda sanitaria del Piemonte, non abbia più all’interno del pronto soccorso il servizio di guardia giurata armata, sostituito dal personale della portineria. Il terribile episodio accaduto martedì sera a danno delle due infermiere – a cui va tutta la mia solidarietà – è la prova che continuando a tagliare i servizi si mette a rischio anche la sicurezza e la vita dei lavoratori”. La denuncia arriva da Stefania Batzella, consigliera regionale del Movimento libero indipendente, in merito alle minacce di morte che avrebbero ricevuto due infermiere durante il turno serale al pronto soccorso delle Molinette.
“Il sindacato degli infermieri Nursind – riferisce la consigliera nella sua nota – chiede l’installazione nel triage dell’ospedale torinese di un gabbiotto con vetri antisfondamento e l’immediato ripristino del servizio di guardia giurata armata, che non è più presente da novembre 2017”. E aggiunge: “Sono d’accordo, perché gli operatori devono lavorare in sicurezza e la Regione e le aziende sanitarie devono fare il possibile perché ciò accada. La presenza di una guardia giurata funzionerebbe da deterrente. Non è più accettabile prestare servizio e subire continuamente minacce e insulti o mettere a rischio la propria vita. Sono mesi che gli operatori denunciano episodi simili e finora non è stato fatto nulla. Io stessa ho più volte portato all’attenzione della Giunta situazioni gravi e pericolose con cui i lavoratori della sanità pubblica fanno i conti tutti i giorni ed è ora di intervenire con fermezza”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.quotidianosanita.it
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