Hanno tutti gli stessi occhi, ti guardano con timore perché hanno paura per la loro vita…
Alcuni arrivano da soli con le proprie gambe e con qualche borsa fatta in fretta con le cose necessarie, altri invece sono attaccati ad alti flussi d’ossigeno…
 
Stanotte abbiamo fatto solo nel mio reparto 14 ricoveri e ne potevano arrivare ancora degli altri.
 Durante il turno cerchi di non pensare,  cerchi di aiutarti con i tuoi colleghi, cerchi di mantenere lucidità e concentrazione ma certe volte non è facile quando i tuoi DPI ti fanno sudare, ti appannano la vista, ti fanno un gran male sulla testa e sul naso ma poi guardi il volto di quelle persone e allora la forza ti viene fuori come non mai e in una sola notte capisci che quei numeri che elencano ai numerosi telegiornali ogni giorni sono la realtà tangibile…
Torni a casa e sei così vulnerabili, vorresti sprofondare nel tuo sonno ma non fai altro che pensare…
Alle chiamate dei parenti preoccupati per i propri cari, a chi ti chiede perché lo hanno abbandonato e tu le spieghi che quello è solo un reparto particolare dove i parenti non possono entrare…
 Al tuo reparto che non sembra il tuo… A quelle porte chiuse dove ci sono storie, lacrime che devi vedere il meno possibile… Perché sono i protocolli e  ti senti impotente perché il tuo essere infermiera è ben altro… 
 E allora ho capito che NOI dobbiamo essere forti ma VOI dovete RESTARE A CASA.
 
Infermiera Elena Migliozzi (Ospedali Infermieri Rimini)
 
                                    
                                                                         
                                                        
                    
 
                             
                             
                                 
				                
				             
						             
						             
						             
 
			         
 
			         
 
			         
 
			         
                                                                                                            
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