Necessario l’intervento chirurgico per una frattura scomposta al setto nasale. Gli aggressori sono fuggiti in auto ad alta velocità, forzando la barra di uscita.
Zigomi tumefatti, ematomi frontali, ferite lacero-contuse al cuoio capelluto e nella zona della fronte, che hanno richiesto diversi punti di sutura. Questi alcuni dei danni riportati da un medico del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Moscati di Taranto a seguito di una brutale aggressione subita nel parcheggio della struttura a opera di due uomini, poi fuggiti con un’auto forzando la barra di uscita.
Soccorso dagli operatori del 118, il professionista è stato ricoverato in attesa di intervento chirurgico al setto nasale. Dalla Tac cervicale e del cranio a cui è stato sottoposto è infatti risultata una frattura scomposta delle ossa nasali. Stando alla sua ricostruzione dei fatti, gli aggressori, dopo averlo investito con l’auto, lo hanno colpito ripetutamente alla testa con oggetti contundenti, per poi fuggire ad alta velocità. Sull’episodio indaga la Polizia, che dovrà anche chiarire se l’aggressione sia collegata all’attività professionale della vittima.
Vito Gregorio Colacicco, direttore generale dell’Asl Taranto, è subito intervenuto sul posto per accertarsi di quanto accaduto, esprimendo massima solidarietà al medico ferito. “La condanna unanime dell’episodio e messaggi di solidarietà sono prontamente pervenuti anche da parte del presidente della Regione, Michele Emiliano, e dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, informati subito dei fatti”, spiega una nota dell’Asl.
Redazione Nurse Times
- “CON I CODICI – Per l’identità e la deontologia professionale”: evento Ecm organizzato da Opi BAT
- Cuore, in gravidanza lavora il doppio: rischi 5 volte più alti tra donne over 35. GISE: “Urgente affrontare disparità di genere”
- Virus respiratori, studio italiano conferma: microonde a bassa intensità sicure ed efficaci contro influenza, Covid e aviaria
- Arretrati stipendiali agli infermieri, possono superare i 5mila euro. Quando saranno pagati?
- Medicina generale e case della comunità, SMI: “Linee di indirizzo configurano rapporto di dipendenza senza tutele”
Lascia un commento