24 Giugno 2023. Nella puntata di Tagadà andata in onda ieri, il 23 Giugno, si è affrontato uno dei problemi più urgenti che affliggono la sanità italiana: la carenza di infermieri. Questa situazione critica, che coinvolge non solo le strutture pubbliche, ma anche quelle private, è stata evidenziata durante un’intervista a Francesca Zoppi, una giovane infermiera emigrata a Bruxelles alcuni anni fa.
Francesca, 26 anni, che attualmente lavora in Cardiologia, ha descritto senza mezzi termini la situazione in cui versa l’Italia da troppo tempo. Dopo aver conseguito la laurea, ha avuto diverse esperienze professionali nel settore sanitario pubblico italiano, ma la mancanza di opportunità di crescita professionale e di carriera, nonché la difficoltà nel conciliare la vita privata con il lavoro, l’hanno spinta a prendere la decisione di trasferirsi all’estero.
“Nel 2019, dopo essermi laureata, ho avuto esperienze professionali nella sanità pubblica, ma ho deciso di trasferirmi perché fortemente demotivata e insoddisfatta. Nessuna possibilità di crescita professionale e di carriera e, soprattutto, non vedevo la possibilità di crearmi una vita privata al di là dell’ambito lavorativo”, ha dichiarato Francesca.
Nel tentativo di trovare opportunità lavorative, Francesca si è rivolta alle agenzie interinali nel 2019, poiché le possibilità attraverso i concorsi erano limitate. Tuttavia, ciò ha comportato contratti mensili e frequenti cambi di reparto, compromettendo la continuità delle cure e la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti. Inoltre, lo stipendio mensile si aggirava intorno a 1400 euro, una cifra molto lontana da quanto avrebbe potuto ottenere all’estero.
Francesca ha sottolineato che, al contrario, in Belgio, anche senza esperienza e senza lavori notturni, gli infermieri partono da uno stipendio di 2400 euro. Questo esempio mette in evidenza non solo le differenze salariali significative, ma anche le maggiori opportunità di crescita professionale che si trovano all’estero.
La puntata di Tagadà ha messo in risalto, se ce ne fosse ancora bisogno, le criticità di una professione che non è più attrattive per tanti giovani.
Difatti le possibilità di crescita professionale e di carriera per gli infermieri italiani sono del tutto incomparabili rispetto a quelle offerte all’estero. Questa situazione rappresenta una sfida critica per la sanità italiana, in quanto la carenza di infermieri può compromettere la qualità complessiva dell’assistenza sanitaria nel paese.
È fondamentale che siano adottate misure immediate per affrontare questa carenza e migliorare le condizioni di lavoro degli infermieri. Ciò includerebbe l’aumento delle opportunità di formazione e di carriera, nonché una revisione dei salari per renderli più in linea con quelli europei.
Redazione NurseTimes
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