I dati raccolti dall’Ufficio federale di statistica parlano chiaro: il sistema sanitario risparmierebbe miliardi di franchi ed eviterebbe centinaia di morti.
Secondo un comunicato diffuso dall’Associazione svizzera infermiere e infermieri (Asi) il sistema sanitario elvetico risparmierebbe miliardi di franchi grazie a un personale di cura qualificato e sufficiente, evitando centinaia di decessi e molte complicazioni. Una conclusione derivante da un’analisi dei dati raccolti dall’Ufficio federale di statistica. Nello specifico da un gruppo guidato da Michael Simon, esperto infermieristico delle Università di Basilea e Berna, e dall’economista bernese Michael Gerfin, che ha preso in esame 135 ospedali e oltre 1,2 milioni di pazienti.
I risultati, infatti, mostrano che il rischio di complicazioni aumenta nettamente con la diminuzione delle ore di cure qualificate. Se tali cure sono disponibili per meno di 9,5 ore al giorno e la proporzione di personale infermieristico è inferiore al 75%, il rischio di morte aumenta del 2%, dato che corrisponde a 243 decessi all’anno. Una bassa presenza infermieristica comporta anche soggiorni ospedalieri più lunghi, mentre le ospedalizzazioni evitabili nel settore ambulatoriale corrispondono a un potenziale di risparmi di almeno 1,5 miliardi di franchi. Per Sophie Ley, presidente Asi, queste cifre andrebbero prese in considerazione nelle discussioni politiche sulle misure da assumere per gestire i costi della sanità, sulla sicurezza dei pazienti e sull’iniziativa “Per cure infermieristiche forti”, depositata nel novembre del 2017.
Redazione Nurse Times
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