BARI – La gestione dell’emergenza covid in Puglia diventa materia di approfondimento per la Commissione regionale di inchiesta e indagine.
L’istituzione della commissione era stata più volte richiesta dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia e ha ottenuto il via libera, dalla terza Commissione in Consiglio regionale.
La proposta di legge, come spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, “non ha nessun intento giustizialista, men che meno sostituirsi ad altre istituzioni, compresa la stessa commissione Sanità che benché svolga egregiamente il suo lavoro, mai potrebbe approfondire con studi ad hoc ciò che è accaduto in Puglia da marzo 2020 in poi”.
Il lavoro della Commissione servirà per analizzare e valutare quanto fatto allo scoppio della pandemia, nel marzo del 2020, in Puglia. Già dopo la prima ondata pandemica i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia avevano chiesto chiarimenti sull’utilizzo delle risorse finanziarie, da parte della Regione, per la gestione dell’emergenza covid.
Dall’acquisto delle mascherine dalla Cina sino alla realizzazione del Covid hospital in Fiera del Levante, la Commissione d’inchiesta dovrà passare ai raggi “x” tutte i provvedimenti di spesa, alcuni dei quali finiti anche sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione civile pugliese, Mario Lerario.
La commissione sarà composta da nove consiglieri regionali (cinque in rappresentanza della maggioranza di centro sinistra e Cinque stelle, quattro per le opposizioni di centro destra) e potrà acquisire – si legge nel testo della proposta di legge – “tutti gli atti deliberativi e preparatori che ritiene opportuno, senza che possa essere opposto il segreto d’ufficio”.
Favorevole all’istituzione della commissione d’inchiesta sulla gestione del covid in Puglia, anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Marco Galante: “Chiederemo di audire operatori sanitari ed epidemiologi in modo da avere dati certi su cui lavorare per individuare modelli di gestione sanitari e sociali per migliorare la risposta della Regione in caso di nuove ondate”.
Salvatore Petrarolo
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