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Stop agli abusivi: è ora di denunciare i finti infermieri. Al via la campagna #fotografagliabusivi

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Ogni giorno è possibile osservare come molte persone prive di alcuna formazione in ambito sanitario si cimentino nell’esercizio di procedure infermieristiche quali la somministrazione di farmaci per via intramuscolare o endovenosa, medicazioni di ogni genere e per ogni lesione, prelievi ematici, cateterismi vescicali e molto altro ancora

Il fenomeno dell’abusivismo sanitario mette a serio rischio la salute di chi si affida a queste persone oltre a contribuire al crollo dei prezzi esigibili per una qualsiasi prestazione infermieristica domiciliare.

Portinaie, badanti, babysitter e “professionisti” a stretto contatto con la persona malata molto spesso offrono la loro opera in cambio di pochi euro. Nessun infermiere libero professionista è in grado di competere con una concorrenza tanto sleale quanto illecita considerando i costi di gestione della Partita Iva e quelli relativi all’emissione di una fattura.

Le complicanze che potrebbero insorgere in seguito ad una qualsiasi pratica infermieristica effettuata da chi non ha né titolo né competenze sono molteplici: il rischio infettivo parrebbe essere una delle meno gravi considerato che le conseguenze peggiori potrebbero portare a lesioni permanenti o morte della persona sottoposta al trattamento da parte del sanitario improvvisato.

Pertanto Nurse Times lancia la campagna #fotografagliabusivi a tutela della salute pubblica e dell’immagine professionale infermieristica.

La procedura per denunciare chi esercita abusivamente la professione di infermiere è la seguente:

  1. raccogliere le prove (screenshot degli annunci su internet, testimoanianze, etc.)
  2. Contattare via PEC (Posta Elettronica Certificata) o Raccomandata con ricevuta di ritorno il collegio provinciale Ipasvi della zona dove si presume che venga commesso l’abuso inserendo le prove. È necessario indicare la seguente dicitura sopra l’oggetto della mail certificata:

Trasmissione a mezzo posta elettronica ai sensi del D.lgs. n. 82 de 7/3/2005
“Codice dell’amministrazione digitale”

Ogni privato cittadino può recarsi direttamente presso le forze dell’ordine per effettuare un ESPOSTO ovvero una segnalazione che la persona rilascia all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorra un’ipotesi di reato.

Qualsiasi cittadino che venga a conoscenza di qualcuno che eserciti abusivamente la professione di infermiere può presentare un ESPOSTO alle forze dell’ordine.

Una singola denuncia potrebbe non indurre le autorità competenti a prendere provvedimenti ma, qualora migliaia di persone dovessero segnalare chi esercita abusivamente la professione, forse qualcosa potrebbe cambiare.

Simone Gussoni

Di seguto sono riportati gli indirizzi email dei collegi Ipasvi provinciali ai quali poter segnalare gli “infermieri” abusivi:

Agrigento: [email protected]
Alessandria: [email protected]
Ancona: [email protected]
Aosta: [email protected]
Arezzo: [email protected]
Ascoli Piceno: [email protected]
Asti: [email protected]
Bari: [email protected]
Barletta-Andria-Trani: [email protected]
Belluno: [email protected]
Benevento: [email protected]
Bergamo: [email protected]
Biella: [email protected]
Bologna: [email protected]
Bolzano: [email protected]
Brescia: [email protected]
Brindisi: [email protected]
Cagliari: [email protected]
Caltanissetta: [email protected]
Campobasso-Isernia: [email protected]
Carbonia-Iglesias: [email protected]
Caserta: [email protected]
Catania: [email protected]
Catanzaro: [email protected]
Chieti: [email protected]
Como: [email protected]
Cosenza: [email protected]
Cremona: [email protected]
Crotone: [email protected]
Cuneo: [email protected]
Enna: [email protected]
Fermo: [email protected]
Ferrara: [email protected]
Firenze: [email protected]
Foggia: [email protected]
Forlì-Cesena: [email protected]
Frosinone: [email protected]
Genova: [email protected]
Gorizia: [email protected]
Grosseto: [email protected]
Imperia: [email protected]
L’Aquila: [email protected]
La Spezia: [email protected]
Latina: [email protected]
Lecce: [email protected]
Lecco: [email protected]
Livorno: [email protected]
Lucca: [email protected]
Macerata: [email protected]
Mantova: [email protected]
Massa Carrara: [email protected]
Matera: [email protected]
Messina: [email protected]
Milano-Lodi-Monza-Brianza: [email protected]
Modena: [email protected]
Napoli: [email protected]
Novara-Verbano Cusio Ossola: [email protected]
Nuoro: [email protected]
Oristano: [email protected]
Padova: [email protected]
Palermo: [email protected]
Parma: [email protected]
Pavia: [email protected]
Perugia: [email protected]
Pesaro-Urbino: [email protected]
Pescara: [email protected]
Piacenza: [email protected]
Pisa: [email protected]
Pistoia: [email protected]
Pordenone: [email protected]
Potenza: [email protected]
Prato: [email protected]
Ragusa: [email protected]
Ravenna: [email protected]
Reggio Calabria: [email protected]
Reggio Emilia: [email protected]
Rieti: [email protected]
Rimini: [email protected]
Roma: [email protected]
Rovigo: [email protected]
Salerno: [email protected]
Sassari: [email protected]
Savona:[email protected]
Siena: [email protected]
Siracusa: [email protected]
Sondrio: [email protected]
Taranto: [email protected]
Teramo: [email protected]
Terni: [email protected]
Torino: [email protected]
Trapani: [email protected]
Trento: [email protected]
Treviso: [email protected]
Trieste: [email protected]
Udine: [email protected]
Varese: [email protected]
Venezia: [email protected]
Vercelli: [email protected]
Verona: [email protected]
Vibo Valentia: [email protected]
Vicenza: [email protected]
Viterbo: [email protected]

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