Home NT News Stesso lavoro, stipendi diversi: a Padova gli infermieri non sono tutti uguali
NT NewsRegionaliVeneto

Stesso lavoro, stipendi diversi: a Padova gli infermieri non sono tutti uguali

Condividi
Padova, sedò e stuprò sette pazienti: infermiere condannato a dodici anni di carcere 1
Condividi

I dipendenti dell’Azienda ospedaliera guadagnano circa 300 euro al mese in meno rispetto ai colleghi dell’Ulss. Uil: “II divario è determinato dal Fondo accessorio”.

PADOVA – Lavorano in ospedale, quasi fianco a fianco. Uno è dipendente dell’Azienda ospedaliera, l’altro dell’Ulss. Stesso impegno, stessa professionalità. Ma l’infermiere dell’Azienda guadagna circa 300 euro al mese meno dell’altro. Una differenza visibile in busta paga, nonostante alta specializzazione e gestione dell’emergenza siano le vocazioni principali del polo di via Giustiniani.

La denuncia viene dalla Uil, secondo cui il problema non coinvolge solo gli infermieri, ma anche operatori sociosanitari, tecnici e amministrativi. Sono 4mila i dipendenti che si ritrovano stipendi inferiori rispetto ai colleghi delle aziende sanitarie locali confinanti: «II divario è determinato dal Fondo accessorio, quota di incentivazione accantonata ogni anno da ciascuna azienda». Per questo la Uil, che chiede risposte alla Regione, raccoglie firme per portare la questione stipendiale e le carenze di organico all’attenzione del governatore Luca Zaia.

«Da anni i dipendenti di via Giustiniani non possono godere di aumenti contrattuali significativi – afferma Luigino Zuin della Uil –. Nonostante l’alto livello di preparazione richiesta e i carichi di lavoro insostenibili, percepiscono tra gli stipendi più bassi d’Italia. In Azienda ospedaliera gli scatti di progressione di carriera sono bloccati perché il Fondo accessorio non è sufficiente. Faccio un esempio: la busta paga di un infermiere assunto dal 2008 dall’Azienda sanitaria arriva a oltre 1.750 euro netti, perché quel professionista è arrivato già alla categoria D6, mentre un infermiere dell’Azienda ospedaliera assunto nel 2008 è fermo alla categoria DO, con un netto di poco superiore a 1.500 euro. Faccio presente che tre anni di differenza tra una data di assunzione e l’altra sono un periodo irrilevante nella visione complessiva del sistema. Chiediamo alla Regione di occuparsi di questo problema. È necessario colmare divari che lasciano amarezza e sconforto nel personale del comparto, lavoratori che ogni giorno si impegnano per dare il meglio ai nostri cittadini e ai pazienti».

Per il sindacato i soldi messi da parte dall’Azienda sarebbero sufficienti solo per soddisfare il 6% dei lavoratori nel caso di un passaggio orizzontale. «Emerge che un infermiere dell’Ulss, dopo 40 anni di lavoro, ha intascato 100 mila euro in più rispetto a quello che lavora in Azienda – sottolinea Zuin –. Quindi quel dipendente va in pensione con 120 euro al mese in più. Inaccettabile. In Veneto ogni realtà sanitaria ha una storia e una natura diversa; dopo l’unificazione la situazione è peggiorata».

Lo scontento favorisce la “diaspora” del personale, portando molti professionisti ad abbandonare l’azienda ospedaliera: ogni anno 50 infermieri si trasferiscono in altre strutture del territorio. «Siamo preoccupati – conclude Zuin –. Bisogna assumere infermieri e operatori sociosanitari. In particolare chiedono di essere trasferite le donne, soprattutto le ostetriche, per avere orari di lavoro più regolari e occuparsi della famiglia. Ma anche molti giovani, professionisti capaci e pieni d’iniziativa, che vanno altrove a cercare fortuna».

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Gazzettino

 

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Bonus Natale per i lavoratori dipendenti: un incentivo controverso
NT News

Bonus Natale, si lavora al raddoppio della platea di beneficiari

Il Governo sta valutando un’estensione della platea del cosiddetto Bonus Natale, il...

LazioNT NewsRegionali

Ragazza morta dopo rinoplastica a Roma: indagati due medici famosi sui social

Due medici chirurghi sono finiti nel registro degli indagati per la morte...

NT News

Autonomia differenziata, Quartini (M5S): “La bocciatura della Corte Costituzionale fa tirare un sospiro di sollievo al Ssn”

“Il folle progetto di autonomia differenziata del Governo dei cosiddetti patrioti subisce...