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Stabilizzazioni in Lombardia, Fials: “La Regione sta dimenticando gli eroi della pandemia”

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Stabilizzazioni in Lombardia, Fials: "La Regione sta dimenticando gli eroi della pandemia"
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Roberto Gentile e Mimma Sternativo, rispettivamente segretario regionale e segretario provinciale (Milano) del sindacato.

Regione Lombardia ha un nuovo documento organizzativo (la recentissima DGR n. 6026 del 01.03.2022 di approvazione delle linee guida regionali per l’adozione dei POAS la DG Welfare), ma nonostante gli sforzi ci sfugge l’impegno pubblico (principalmente politico) rispetto alla stabilizzazione dei contratti di lavoro stipulati agli operatori sanitari durante l’emergenza Covid (flessibili e a termine).

Che questa lacuna venga colmata è un doppio auspicio: rispetto alla tutela di quelle professionalità che ci hanno permesso di fronteggiare la pandemia e rispetto al sistema regionale, che su di loro ha veicolato consistenti investimenti, ancora ben spendibili nei diversi contesti ospedalieri/territoriali.

Ci riferiamo, in particolare, a quelle tipologie di rapporti che, per varie circostanze, non rientreranno nei processi di stabilizzazione disciplinati sia dall’art. 20 del D.Lgs 75/2017 e smi, sia dall’art. 1 comma 268 della Legge n. 234 del 2021, ma che, ciò nonostante, occorre salvaguardare, anche attraverso linee di indirizzo valutabili in sede di confronto regionale.

“Durante l’emergenza la Regione ha investito moltissimo sulle figure che ci hanno permesso di affrontare l’emergenza pandemica – afferma Roberto Gentile, segretario regionale Fials. Fare un passo indietro adesso sarebbe doppiamente miope: rispetto ai lavoratori e pure alle risorse, che non verrebbero ottimizzate. Esigiamo un impegno politico in tal senso”.

Aggiunge Mimma Sternativo, segretario provinciale Fials Milano: “Speriamo di essere smentiti presto, ma la preoccupazione è che la mancanza di un indirizzo politico chiaro e forte sia in realtà un lavarsi le mani dei destini di troppi professionisti. Non permetteremo che chi è stato sventolato in piazza come un eroe oggi venga dimenticato”.

Redazione Nurse Times

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