MINISTERO DELLA SALUTE: SOLO 8 REGIONI IN REGOLA CON I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
Meno ricoveri nelle Regioni italiane nel 2013, ma ancora troppi parti cesarei ed un calo delle vaccinazioni sia tra i bambini che tra gli anziani e varie aree dell’assistenza ancora da migliorare
E’ il quadro che emerge dal Rapporto relativo al mantenimento dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) ovvero le cure garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale pubblicato dal ministero della Salute.
La nuova classifica delle Regioni sulla erogazione dei Lea, vede per il secondo anno consecutivo la Toscana al primo posto, seguita dall’Emilia Romagna, poi il Piemonte.
In ultima posizione la Calabria, preceduta da Campania e Molise. Nelle Regioni si evidenzia nella diminuzione dei ricoveri ospedalieri e nell’aumento dell’appropriatezza dell’assistenza, allo stesso tempo però dati negativi si registrano per quanto riguarda la copertura vaccinale nei bambini fino a 24 mesi contro morbillo, parotite, rosolia e quella per la vaccinazione antinfluenzale nell’anziano, con un peggioramento generale in tutte le regioni.
La percentuale di parti cesarei primari è ancora elevata e in particolare in alcune realtà regionali si osserva addirittura un aumento dei valori percentuali; anche la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni non raggiunge ancora livelli soddisfacenti pur osservando in alcune Regioni un netto miglioramento.
Il Rapporto sui Lea riguarda 38 adempimenti che le Regioni devono rispettare per accedere a una quota premio del fondo sanitario nazionale, come l’attivazione di flussi informativi sulle liste di attesa e la riorganizzazione del percorso nascita.
Sulle 16 monitorate, sono escluse le regioni astatuto speciale, solo 8 regioni sono in regola: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto.
Per le rimanenti 8, quelle che hanno sottoscritto un Piano di rientro, pur registrando un progressivo miglioramento sulla riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali, ”persistono significative inadempienze, come la riorganizzazione dei punti nascita, le cure palliative, la prevenzione e la riorganizzazione della rete dei laboratori”.
Il secondo Rapporto, invece, riguarda il monitoraggio dei Lea realizzato attraverso l’utilizzo di un set di 32 indicatori (Griglia Lea) che fotografa la capacità delle Regioni di garantire ai cittadini l’erogazione dell’assistenza secondo standard di appropriatezza e qualità. In questo caso si osserva un miglioramento per la Sicilia e per la Campania.
Situazione particolare in Basilicata e Umbria: ad entrambe il ministero ha chiesto di rispondere, entro il primo semestre 2015, a una prescrizione per l’attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita. Analoga prescrizione riguardava, per la sola Basilicata, la riorganizzazione della rete laboratoristica. In conclusione da questi studi si dimostra come sia di fondamentale importanza monitorare costantemente il mantenimento dei Lea in tutte le regioni d’Italia, andando oltre la valutazione dell’ ottemperanza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della ‘Griglia Lea’, le singole aree che la compongono.
Ida Baiano
In allegato:
VERIFICA ADEMPIMENTI LEA 2013, esito delle valutazioni – riepilogo nazionale
Il Rapporto del Ministero della Sanità
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