Il Tribunale del lavoro ha riconosciuto un indennizzo di oltre 30mila euro a un lavoratore assistito dall’ufficio legale del Codacons.
L’ufficio legale del Codacons rende nota la sentenza con cui il Tribunale del lavoro di Siracusa ha stabilito un risarcimento di oltre 30mila euro per un infermiere, dopo aver accertato l’inadempimento contrattuale dell’azienda per cui l’operatore lavorava. In particolare, “il costante, ordinario e reiterato sforamento del limite previsto dalla legge di sei turni/mese, e cioè un’eccezionale adibizione del ricorrente a turni di reperibilità oltre il limite contrattuale”.
Questa pronuncia, divenuta definitiva per mancata impugnazione, si inserisce nel solco tracciato dalla sentenza della Cassazione n. 13935/2015 e della sentenza n. 160/2016 emessa dal Tribunale del lavoro di Enna relativamente al personale medico. Alla luce di queste sentenze il Codacons propone un’ azione collettiva per contrastare la prassi illegittimamente praticata dalle aziende sanitarie e ospedaliere di esigere dal proprio personale medico e infermieristico l’espletamento di turni di pronta disponibilità in eccesso rispetto a quelli previsti dalla legge.
Malgrado il Ccnl preveda un limite massimo di turni mensili di pronta disponibilità richiedibili ai medici (dieci) e agli infermieri (sei), avviene infatti che le aziende sanitarie e ospedaliere violino costantemente tali limiti, data la derogabilità della norma stessa. Secondo la Cassazione, infatti, la violazione costante di quei limiti configura un’ipotesi di “abuso contrario alle clausole di correttezza e buona fede ex artt. 1175 e 1375 del Codice civile nello svolgimento del rapporto contrattuale”.
Redazione Nurse Times
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