In seguito alla malattia i pazienti hanno sviluppato difficoltà respiratorie e di concentrazione, ansia, depressione o persistente senso di stanchezza.
Il Policlinico di Bari ha seguito in un anno oltre 1.300 pazienti con sindromi post-Covid, dall’età media di circa 49 anni. A seguire i casi sono stati gli ambulatori delle Unità operative di Medicina interna “Murri”, diretta da Piero Portincasa, Pneumologia, diretta da Elisiana Carpagnano, e Malattie infettive, coordinata da Annalisa Saracino. Le attività degli ambulatori post-Covid sono iniziate a dicembre 2020, dopo la prima ondata pandemica.
“I sintomi più comuni rilevati in circa il 30% sono astenia, difficoltà respiratorie, difficoltà di concentrazione, ansia, depressione – spiega Portincasa, che ha seguito circa 400 pazienti –. Questi sintomi possono avere nuova insorgenza o persistere dopo l’iniziale guarigione dal Covid. Possono essere presenti con differente intensità nel corso del tempo o scomparire e successivamente recidivare. In alcuni casi abbiamo notato persistenza di iposmia (riduzione dell’olfatto) e ipogeusia (riduzione della percezione dei sapori), o alopecia (caduta di capelli) specie nelle donne”.
La maggior parte dei pazienti seguiti negli ambulatori post-Covid sono stati inseriti in un programma di follow-up a medio-lungo termine, che permetterà di valutare meglio l’evoluzione del nuovo quadro clinico, ancora in fase di studio e di valutazione da parte della comunità scientifica internazionale. “Al momento – conclude Portincasa – non esistono ancora protocolli terapeutici validati e universalmente applicabili. Le terapie variano da caso a caso e possono comprendere farmaci sintomatici, indicazioni su eventuali modificazioni di dieta e stili di vita, nutraceutici, integratori, supporto psico-cognitivi”.
Redazione Nurse Times
- Alatri (Frosinone), donna morta per presunta negligenza medica: in due rischiano processo
- Gaza, la testimonianza di un infermiere italiano: “Situazione disumana. C’è enorme bisogno di assistenza medica”
- Gaza, il piccolo Adam sarà a breve in Italia con la madre. Emilia-Romagna: “Pronti ad accoglierlo”
- Ulss 4 Veneto Orientale: molto apprezzata l’attività svolta dagli 8 infermieri di famiglia o comunità
- Fumo di terza mano: un pericolo invisibile per i bambini
Lascia un commento