È morto oggi, nella sua casa di Milano, l’oncologo di fama mondiale Umberto Veronesi. Ex senatore e fondatore dell’Istituto Europeo di Oncologia, ha ideato la tecnica rivoluzionaria della quadrantectomia, salvando moltissime donne dal tumore al seno.
Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 28 novembre, Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale che ha dedicato la propria vita alla lotta ai tumori. Ma dopo che le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate nelle sue ultime settimane, è morto oggi, martedì 8 novembre.
Nato nel capoluogo lombardo nel lontano 1925 e laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 1950, Veronesi ha rivoluzionato il mondo della ricerca contro il cancro grazie alla creazione dell’Istituto Europeo di Oncologia (inaugurato nel 1991 e diventato presto un esempio per la cura e la prevenzione del cancro a livello internazionale) e con l’ideazione di una nuova tecnica chirurgica per asportare il tumore al seno: la quadrantectomia, un intervento a impatto estetico (e quindi psicologico) meno invasivo, ma tanto efficace quanto la mastectomia. Molto attento alla psicologia del paziente e convinto sostenitore dell’utilità della prevenzione, ha promosso per tutta la vita la diffusione di stili di vita sani e di un’alimentazione corretta.
È stato anche sostenitore del testamento biologico e dell’eutanasia, ministro della Sanità dal 2000 al 2001 (governo Amato), Senatore dal 2008 al 2011 e nel 2003 creò la Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica. Ha ricevuto tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali. Negli ultimi anni ha lavorato sul miglioramento della radioterapia, introducendo quella intraoperatoria che si esaurisce in una sola seduta durante l’intervento.
Questo l’addio del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, affidato al social Twitter: “Addio a Umberto Veronesi, grande scienziato uomo di valore, che ha insegnato alle donne come vincere e difendersi dal cancro. Un abbraccio affettuoso ai suoi cari”.
“È stato un grande uomo per la sanità. Vorrei che lo ricordaste con un grande applauso”. Sono state queste, invece, le parole del premier Renzi, che ha annunciato la morte del medico durante una manifestazione a La Spezia.
Questo, invece, il saluto del presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica, Carmine Pinto: “Una grande perdita per tutta l’oncologia italiana. Veronesi è stato tra i padri fondatori dell’oncologia del nostro paese con un impegno continuo per lo sviluppo della ricerca di base e clinica, per l’umanizzazione delle cure in oncologia e, in particolare, per lo sviluppo della chirurgia e delle terapie conservative del carcinoma della mammella. Per il cancro alla mammella, è stato uno dei propulsori e innovatori riconosciuti a livello internazionale. Ne ricordiamo anche l’impegno come ministro della Sanità, con un’importante azione intrapresa per razionalizzare le cure, in particolare quelle oncologiche, nel nostro Paese”.
Diceva spesso di non aver paura della morte, Umberto Veronesi. Anzi, la definiva un “dovere biologico”.
Buon viaggio, Professore.
Fonti: ANSA, Corriere della Sera
Lascia un commento