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Sentenza del Tar: disparità negli orari delle visite fiscali tra pubblico e privato dichiarata incostituzionale

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Confermata la posizione di garanzia dell'infermiere, non più "ausiliario del medico" ma "professionista sanitario"
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Il Tribunale amministrativo del Lazio ha emesso una sentenza significativa riguardante una disparità nelle regolamentazioni degli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici e privati in malattia, dichiarandola incostituzionale.

La sentenza è stata una risposta a un ricorso presentato dalla Uilpa Pp, il sindacato della polizia penitenziaria, che ha sostenuto con successo l’illegalità di tale differenza di trattamento.

Secondo il Tribunale, la distinzione negli orari dei controlli per i dipendenti in malattia nel settore pubblico (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, con reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi) e nel settore privato (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, senza specifiche per giorni festivi e non lavorativi) costituisce una disparità ingiustificata.

La sentenza del Tar del Lazio ha sottolineato che “un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale colpito”, violando così il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.

Inoltre, la differenza nelle fasce orarie, con una durata quasi doppia per il settore pubblico rispetto a quello privato (7 ore contro 4 in una giornata), è stata considerata indicativa di uno sviamento di potere.

I controlli prolungati e le limitazioni nell’esenzione dall’obbligo di rispettarli sembrano essere diretti a scoraggiare l’uso del congedo per malattia, in contrasto con la tutela garantita dall’articolo 32 della Carta costituzionale.

Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha dichiarato:

“Sono solo alcuni dei principi di diritto ricavabili dalla sentenza del Tar del Lazio, pubblicata ieri, da noi adito nel 2018 con l’assistenza dello studio legale Lorenzo di Gaetano. A volte bisogna attendere diversi anni, come in questo caso, ma nonostante tutto si trova un giudice a Berlino. Noi lo abbiamo trovato presso il Tar del Lazio, che ha accolto integralmente le nostre tesi, e ha annullato ‘in parte qua’ il decreto ministeriale Madia-Poletti del governo Gentiloni.”

La decisione del Tar del Lazio non solo ha annullato parte del decreto ministeriale, ma ha anche posto l’accento sulla necessità di un’armonizzazione delle regolamentazioni future, prendendo in considerazione quanto stabilito dalla sentenza.

La sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio rappresenta un passo significativo verso l’uguaglianza e l’equità nei diritti dei dipendenti pubblici e privati in materia di malattia, aprendo la strada a una revisione delle normative per garantire un trattamento uniforme e giusto per entrambi i settori lavorativi.

Redazione NurseTimes

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