Riaprire gli ambulatori specialistici territoriali della Sicilia. Questa è la mission principale che è stata al centro della tavola rotonda virtuale di Senior Italia FederAnziani che ha messo a confronto società scientifiche e organizzazioni sindacali di medici con la Regione Sicilia.
La necessità è quella di mettere gli ambulatori specialistici nella condizione di poter riprendere la loro normale attività di presa in carico di pazienti cronici e di attività diagnostica. Questo, anche attraverso un aumento delle ore degli specialisti convenzionati interni del territorio.
Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19
All’incontro, dal titolo: “Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19 nella Regione Sicilia”, medici e pazienti hanno presentato le proprie criticità a Francesco Paolo La Placa, direttore del Servizio Programmazione Territoriale della Regione Sicilia.
Oggi, in tutta Italia, a livello ambulatoriale sospese 11 milioni di prestazioni specialisiche.
“Anche in Sicilia come nelle altre regioni in questo periodo di lockdown si è accumulato un importante ritardo nelle visite di controllo delle persone affette da patologie croniche, negli screening e nelle nuove diagnosi” afferma il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina
“Il ritardo ora va colmato facendo subito ripartire la macchina della sanità” continua Messina.
“Il Covid ha accentuato un problema che in parte esisteva da prima. Le liste d’attesa erano già il denominatore comune delle varie regioni” denuncia il Segretario Generale di Sumai Assoprof Antonio Magi.
I suggerimenti dell’incontro di Senior Italia FederAnziani
Diversi i suggerimenti emersi dall’incontro, dichiarati nel portale di Senior Italia FederAnziani. Prima di tutto, nella fase 2 e nelle successive da privilegiare l’assistenza al paziente cronico attraverso percorsi dedicati e integrati. Percorsi quali i PDTA come quelli già esistenti per cardioncologia, scompenso, malattie rare, nei quali deve essere presente personale con adeguate competenze specifiche. Inoltre, è necessario ripristinare al più presto le attività degli ambulatori dedicati all’Ipertensione arteriosa e di quelli diabetici. Infine la gestione dei malati COVID si deve concentrare in ospedali specificamente dedicati e strutturalmente separati dalle altre realtà ospedaliere.
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