Si scattavano selfie coi pazienti inabili o incoscienti. Così due paramedici americani hanno perso il posto di lavoro e sono stati arrestati. È accaduto in Florida, USA.
Un “gioco”. Per intrattenere i tecnici di emergenza medica. Una specie di album di figurine della malattia e dell’infermità. Questa è stata la macabra idea di due paramedici in Florida, che si sono sfidati a colpi di selfie scattati insieme a pazienti inabili o incoscienti.
Il caso, ribattezzato dai media come “guerra dei selfie”, ha purtroppo coinvolto decine di ricoverati: 41 sono stati identificati fino a questo momento dalla Polizia, di cui due sono deceduti e solo 3, convinti che si trattasse di una richiesta innocente, hanno dato il consenso alle foto.
Gli arrestati sono Christopher Wimmer, 33enne, e Kayla Renee Dubois, 24 anni. Nelle intercettazioni ascoltate dagli inquirenti si evince come i due abbiano attuato un fitto scambio di immagini, che li ritraeva nelle ambulanze, in rianimazione, nelle stanze di degenza e anche in sala operatoria. Tra le foto rinvenute si trovano selfie del 33enne mentre, con le dita, tiene aperte le palpebre di un paziente incosciente; o un altro dove posa irrispettosamente accanto al seno di un’anziana. C’è anche un video dove la Dubois scherniva un paziente che, tentando di ribellarsi alla ripresa, agitava braccia e gambe.
I due, in seguito al gioco a dir poco oltraggioso, lesivo della dignità dei pazienti e del ruolo assistenziale che ricoprivano, hanno inevitabilmente perso il posto di lavoro: lei è stata licenziata in tronco all’inizio delle indagini e lui ha rassegnato le sue dimissioni poco dopo. Dopodiché, entrambi sono stati arrestati.
Fonte: Il Messaggero
Articoli correlati:
Lascia un commento