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”Se scendi la barella ti uccido”. Lite famigliare si conclude con minacce e botte all’infermiere del 118

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Ancora un’aggressione per il personale sanitario in servizio presso il 118 napoletano.

Ad avere la peggio questa volta è stata la postazione “San Paolo”, come riportato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

I fatti risalgono alle ore 12.00 di oggi, quando l’equipaggio viene allertato per una lite famigliare a Soccavo che, secondo quanto riferito, sarebbe sfociata in crisi epilettica.

Il diverbio sarebbe iniziato tra madre e figlia con successiva intromissione del fratello della ragazza. Il ragazzo avrebbe aggredito fisicamente la sorella provocandole un malore.

Fortunatamente sul posto era già presente la Polizia che, cercando di calmare gli animi, avrebbe permesso anche all’infermiere del 118 giunto sul posto, di poter soccorrere la vittima in sicurezza.

Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, sono comunque volate minacce e parolacce ai danni del personale 118 contornati dalla tipica frase :”e facit primm muri ‘a gent” (Voi arrivate sempre dopo che la gente è già morta)

I soccorritori prelevano di corsa la figlia, dirigendosi verso il Pronto Soccorso.

Ma all’arrivo erano già presenti i parenti intenti a far refertare la madre. Qui è scoppiato di nuovo il finimondo.

La folla di scalmanati avrebbe impedito al personale di aprire il portellone per trasferire barella e ferita all’interno del nosocomio.

Uno dei parenti si rivolge all’autista dicendo: ”se scendi la barella ti uccido”.

Dopodiché si dirige verso i portelloni posteriori del mezzo, apre il vano sanitario, è spintona l’infermiere che cade rovinosamente a terra. Alla fine infierisce sulla povera ragazza distesa sulla lettiga.

in pochi secondi un vortice di calci e pugni si scatena all’interno del vano sanitario sotto gli occhi increduli dell’infermiere.

All’arrivo della Polizia, dopo pochi minuti, gli animi si sarebbero subito placati.

Simone Gussoni

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