Taranto, 27 luglio 2020
Protesteranno dinnanzi alla sede della Asl di Taranto in Viale Virgilio 31, il 10 agosto prossimo, gli operatori della sanità a seguito dello sciopero indetto da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL.
In considerazione del periodo si invitano i partecipanti ad essere muniti di mascherina e a rispettare le distanze di sicurezza.
Il momento di protesta giunge a seguito del totale fallimento delle relazioni sindacali con l’attuale direttore generale avv. Stefano Rossi. Una direzione che non ha mai ritenuto utile stabilire un confronto con le parti sociali degno di questo nome e che ha solo ritenuto utile accondiscendere a
decisioni impartite dall’organo di vertice regionale e in alcuni casi non è riuscita a realizzare per tempo nemmeno quelle direttive.
Vi ricordate gli eroi quelli ai quali si dedicano concerti/passerelle al S. G. Moscati? Bene nonostante vi sia un accordo regionale e nonostante alcune ASL della Puglia lo abbiano già fatto, alla ASL di Taranto gli operatori sanitari non hanno ricevuto alcun riconoscimento economico per Covid, così come non è stata pagata ai lavoratori della sanità le seconda trance della produttività.
Ma la totale disaffezione al personale dell’Azienda da parte di questo management non passa solo nel mancato riconoscimento economico. Vi è a nostro avviso una incapacità generalizzata a riconoscere e promuovere quello che funziona. Un esempio su tutti il reparto di Oculistica che
funziona perfettamente e nel quale il paziente ha la possibilità di essere visitato, di fare gli accertamenti che servono, e sempre nello stesso posto, se necessario fare l’intervento e le relative visite di controllo.
L’idea geniale è stata quella di frazionare sul territorio questa eccellenza e
mettere così nelle condizioni il paziente di doversi spostare dall’Ospedale Moscati al presidio di Massafra, passando dal SS Annunziata. Peccato che la maggioranza dei pazienti sono persone anziane e che gli interventi principali sono quelli di cataratta (circa 80%).
La domanda è quale logica si segue nella rimodulazione dei servizi? Perché questa a nostro avviso è veramente incomprensibile.
Ma l’inadeguatezza alla gestione dei servizi non si ferma qui e fa anche riferimento alle mancate scelte compiute in considerazione della pandemia da Covid.
Non è possibile che un management che si rispetti non capitalizzi l’occasione di essere stato graziato dall’infezione anche e soprattutto
grazie all’abnegazione dei sanitari e al senso di responsabilità della popolazione e non si prepari al prossimo autunno alle porte.
Nulla è stato fatto per mettere in sicurezza quei servizi che non lo
sono e che non consentono ai lavoratori di poter operare in sicurezza, nessun confronto è stato promosso per capitalizzare quanto avvenuto nell’esperienza appena vissuta e verificare quale potesse essere la migliore organizzazione dei servizi al fine di offrire un ambiente di lavoro sicuro a
chi opera quotidianamente ed un servizio altrettanto efficiente alle persone.
Si annunciano a solo scopo elettorale e pubblicitario aperture di reparti – come l’hospice a Mottola – per i quali però non è mai stato convocato un incontro con le Organizzazioni Sindacali per valutare l’organizzazione del
lavoro.
Le organizzazioni sindacali sono fortemente preoccupate della gestione della sanità pubblica da parte del management dell’ASL di Taranto e per questa ragione chiedono un incontro urgente con il Prefetto di Taranto alla Presenza del Governatore della Puglia Michele Emiliano con delega alla
sanità.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il segretario della FP CGIL, Lorenzo Caldaralo, il segretario della CISL FP, Aldo Gemma, il segretario della UIL FPL, Emiliano Messina.
La Redazione NurseTimes
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