Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei deputati del MoVimento 5 Stelle sulla decisione del governatore De Luca di smantellare il polo materno-infantile dell’Ospedale del Mare
Roma, 5 nov – “Il Presidente della Campania ha già fatto abbastanza danni alla sanità regionale e non permetteremo che ne faccia altri. Dalle sue dichiarazioni sembra emergere che, nel Piano di riorganizzazione ospedaliera inviato al ministero della Salute, non sia contemplato il Polo materno-infantile dell’Ospedale del Mare. De Luca vorrebbe delocalizzare tutte le attrezzature al vecchio ospedale Loreto Mare? Se lo tolga dalla testa”. Così, in una nota, i componenti del MoVimento 5 Stelle della commissione Affari Sociali alla Camera.
“Siamo certi che il ministro Grillo impedirà lo smantellamento del Polo, che oltre tutto violerebbe il decreto ministeriale 70 sulla riorganizzazione ospedaliera. Quello dell’Ospedale del Mare è un Polo all’avanguardia, costato 4 milioni di euro ma mai avviato. L’autorizzazione all’esercizio c’è, così come le risorse strutturali e tecnologiche; quelle umane e organizzative sono già disponibili. Non c’è nulla, insomma, che oggi possa impedire a questa struttura di diventare un centro sanitario di riferimento per la popolazione”, proseguono i portavoce.
“Nell’Ospedale Loreto Mare, al contrario, non ci sono le discipline specialistiche per offrire, in sicurezza, tutte le dovute prestazioni sanitarie a madri e bambini. Rimaniamo in attesa degli accertamenti del ministro Grillo sulle intenzioni di De Luca, ma una cosa è certa: impediremo in ogni modo un ennesimo, grave colpo, alla sanità campana”, concludono i deputati del MoVimento 5 Stelle.
Interviene immediatamente il Ministro Giulia Grillo in una nota:
“Apprendo dalle agenzie di stampa che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inviato oggi al ministero della Salute il nuovo Piano di riorganizzazione ospedaliera. Dalle sue dichiarazioni si fa intendere che, contravvenendo a quanto prescritto dal Dm 70, nel nuovo piano non è previsto il Polo materno-infantile presso l’Ospedale del Mare, struttura all’avanguardia, autorizzando a delocalizzarne tutte le attrezzature al vecchio ospedale Loreto Mare. Mi riservo di vedere il testo, che al momento non ci è ancora pervenuto, ma De Luca si faccia una ragione che non passerà alcuna richiesta di accreditare un piccolo punto nascita, in deroga al parere negativo di TUTTE le maggiori associazioni scientifiche nazionali di ostetricia, pediatria e neonatologia. Io stessa ho visitato nei mesi scorsi il nuovo Polo dell’Ospedale del Mare, e ribadisco quanto già detto in quell’occasione: per smantellarlo De Luca deve passare sul mio corpo.
È indispensabile, per la sicurezza delle mamme e dei bambini dell’area metropolitana di Napoli, che si riorganizzi la rete materno-infantile e dei centri nascita secondo gli standard di sicurezza garantiti ovunque in Italia. E che tale organizzazione contempli il ripristino del Polo materno-infantile dell’Ospedale del Mare, costato 4 milioni di euro e mai avviato pur essendo già in possesso della formale autorizzazione sindacale all’esercizio, utilizzando le risorse strutturali e tecnologiche già allestite, nonché le risorse umane e organizzative, prontamente disponibili presso la stessa Azienda Na 1 Centro, nel P.O. Santa Maria di Loreto.
Le emergenze ostetriche vanno gestite secondo gli standard di sicurezza previsti dalla legge, e cioè all’interno di un DEA e con presenza di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. La maggior parte dei centri nascita accreditati in Campania non possiede tali requisiti, né raggiunge la soglia minima di expertise di 1.000 parti/anno, né quella di efficacia rispetto alla percentuale di tagli cesarei.
Il Loreto Mare, che pure è un importante presidio per l’area metropolitana, essendo un ospedale generale non dispone delle discipline specialistiche necessarie a gestire parti in sicurezza.
Ricordo che nei prossimi giorni è prevista una nuova verifica del Piano a cura del tavolo di verifica degli adempimenti regionali, contestualmente al Comitato permanente per la verifica dei LEA.
Per questo, la Campania deve cambiare passo: De Luca non può continuare a perpetuare quegli errori che nei decenni scorsi hanno portato la sanità regionale nel baratro”.
Redazione NurseTimes
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