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Sanità campana, De Luca insiste: “Mantenere il commissariamento è un abuso di potere”

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Sanità campana, De Luca: “Tempi maturi per uscire dal commissariamento”
08/03/2015 Roma, trasmissione televisiva In 1/2 ora, nella foto Vincenzo De Luca
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Il presidente attacca ancora il Governo centrale e rivendica i passi avanti compiuti dalla sua Regione.

“Il commissario non lo nominano non perché siano generosi, ma perché siamo noi che facciamo un piacere al Governo. Gestiamo la sanità che abbiamo fatto diventare uno dei sistemi più in equilibrio in Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione di un nuovo reparto al Policlinico di Napoli.

“La legge – ha aggiunto – prescrive tre anni di bilanci in equilibrio per uscire dal piano di rientro. Noi abbiamo i bilanci in ordine da sei anni, quindi mantenere il commissariamento è un abuso di potere. Abbiamo ormai anche sfondato la quota dei 170 punti nella griglia Lea. Non c’è nessuna ragione per mantenere ancora in piedi il piano di rientro della sanità. La Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge e possiamo dire, al netto del timbro che deve mettere il Governo, che in sostanza la Regione è uscita dal commissariamento”.

Il governatore ha poi parlato delle liste d’attesa (e non solo): “Dobbiamo insistere per ridurle ancora di più, ma i passi avanti sono davvero inimmaginabili per chiunque abbia conoscenza della complessità del sistema sanitario campano. Le liste d’attesa si sono già ridotte di un terzo, il livello di parti cesarei è in calo. Dobbiamo migliorare gli screening oncologici, su cui siamo in ritardo, ma per tutto il resto mi pare che abbiamo fatto un lavoro davvero eccellente. In Campania abbiamo già eliminato da un anno e mezzo il ticket regionale e dobbiamo continuare così, arrivare a essere la prima sanità d’Italia. Per qualità medico-chirurgico e per le qualità professionali che abbiamo già oggi siamo in grado di competere con la migliore sanità d’Italia, che è quella lombarda. Dobbiamo fare passi avanti in termini di organizzazione della medicina territoriale, organizzare meglio i distretti e fare più filtro sui territori per evitare che tutti si scarichi sui Pronto soccorso”.

Infine una stoccata al Governo: “Ci aspettiamo che il Governo si decida, dopo un anno, ad approvare il piano per l’edilizia ospedaliera della Regione con 1 miliardo e 80 milioni bloccati. Mentre a Roma continuano a raccontare imbecillità, l’unica cosa da fare è decidersi a sbloccare i finanziamenti, perché questo significa partire con le progettazioni per nuovi ospedali e intervenire in situazioni di emergenza, come San Giovanni Bosco e Incurabili. Attendiamo che, tra un litigio e l’altro, il Governo pensi anche ai cittadini italiani”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Ansa

 

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