L’assessore alla Sanità e vicepresidente delegato della Regione Marche replica alla pioggia di critiche scaturita da una sua battuta infelice sulle infermiere.
I temi “seri” toccati da Filippo Salmartini (Lega) durante il suo lungo intervento a un convegno organizzato da Opi Ancona sono passati in secondo piano, rispetto alla battuta infelice con cui ha pensato di rompere il ghiaccio con la platea. L’assessore alla Sanità della Regione Marche ha infatti esordito con queste parole, pronunciate con tanto di sorrisetto ammiccante: “Quale uomo non ha amato un’infermiera?”.
La condanna di avversari politici e sindacati
Parole che hanno scatenato un putiferio e da cui è scaturita l’accusa di sessismo da parte degli avversari politici di Saltamartini. A cominciare da Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Pd, che ha scritto su Facebook: “Denunciamo queste frasi offensive, ancor più gravi perché pronunciate da un alto rappresentante istituzionale”. Per poi aggiungere: “Il presidente Acquaroli gli revochi immediatamente la delega di vicepresidente”.
Lamentele pure da Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale: “Pronunciando quella frase, non solo si dimostra di non aver alcun rispetto per le donne, ma anche di non capire l’importanza del ruolo istituzionale che si ricopre”. E da Irene Manzi, deputata Dem: “Per l’ennesima volta l’assessore Saltamartini pronuncia frasi di pessimo gusto e intrise di sessismo”.
Ferma anche la condanna del mondo sindacale. “L’assessore chieda scusa alle donne marchigiane”, tuona Cgil Marche, seguita a ruota da Fp Cisl, che parla di “uscita inopportuna e fuori luogo”. Prende inoltre le distanze Silp Cgil Pesaro, sindacato della Polizia di Stato, attraverso il commento de segretario Pierpaolo Frega, che ricorda iil passato in divisa dell’assessore: “Ignoro da quale pianeta sia sceso Saltamartini. Sicuramente non dal pianeta Polizia di Stato”.
La replica e la minaccia di azioni legali
“Una descrizione fantasiosa, tipica della presunta superiorità morale della sinistra”. Così Saltamartini replica alle accuse di sessismo, provando a mettere una toppa per giustificare la battuta infelice: “Nel mio intervento ho precisato (con riferimento alle infermiere che ogni uomo avrebbe amato, ndr): ‘nelle corsie quando si sta male’. Non si può estrapolare il significato”.
L’assessore nega inoltre che vi sia stata una reazione infastidita dei presenti al convegno: “Non ci sono stati mugugni”. Non è proprio così, in realtà: il brusio salito dalla platea è ben udibile nella registrazione del suo intervento. Infine l’assessore annuncia il ricorso ad azioni legali nei confronti di chi, pubblicando la notizia, lo ha accusato di sessismo. “A tutto c’è un limite”, dice.
Redazione Nurse Times
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