A un anno dalla denuncia di un infermiere 44enne dell’ospedale Ruggi di Salerno, il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di archiviazione.
Denunciò il primario e la caposala dell’Obi del Pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno perché, a suo dire, lo discriminavano sul posto di lavoro in quanto omosessuale. La tesi di G.S., infermiere 44enne, non ha trovato però conforto nella decisione del gip, che a distanza di un anno ha chiuso la vicenda con un’ordinanza di archiviazione.
Finisce così l’incubo dei due sanitari sotto accusa, contro i quali c’erano anche alcuni testimoni, non ritenuti tuttavia attendibili dal giudice.
La vicenda, rimbalzata all’epoca sui quotidiani e sulle tivù locali, destò grande clamore. Tutto avrebbe avuto inizio nell’aprile del 2020, quando in reparto arrivò una caposala facente funzioni. Gli animi si sarebbero un po’ inaspriti e l’infermiere non sarebbe risultato molto “simpatico” alla sua superiore, molto pressante nel chiedere il rispetto delle regole e il miglioramento delle condizioni di lavoro all’interno del reparto.
Stando alla denuncia dell’uomo, le cose sarebbero peggiorate soprattutto con il Covid e con la richiesta di maggiore sicurezza più volte avanzata dall’infermiere.
Redazione Nurse Times
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