Due dirigenti, un’infermiera e otto oss sono stati raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini preliminari. A denunciare l’accaduto è stato un dipendente.
In una casa di riposo del basso Salento gli anziani ospiti sarebbero stati oggetto di abusi per mesi. Per questo motivo 11 persone risultano ora indagate. Si tratta dell’amministratrice della società, della direttrice della struttura, di un’infermiera e di otto oss, i cui nomi compaiono nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari contenente anche i vari capi d’imputazione.
L’inchiesta è stata messa in moto dalla denuncia di un dipendente che, stufo di assistere ai ripetuti maltrattamenti, si è rivolto ai carabinieri del Nas. Tutti gli indagati hanno ora una ventina di giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive, prima che la Procura di Lecce formalizzi la richiesta di rinvio a giudizio.
Numerosi i maltrattamenti emersi dalle ricostruzioni degli inquirenti. Un’anziana disabile, ad esempio, era costretta a dormire per settimane su un divano, e non sul proprio letto. Un altro ospite, nell’agosto del 2019, sarebbe stato picchiato da un’operatrice socio-sanitaria sul dorso della mano per fargli lasciare un cucchiaio. L’anziano è rimasto ferito e avrebbe avuto anche una crisi di pianto.
E ancora: due operatori avrebbero immobilizzato gli arti superiori di un anziano alle barriere del letto, servendosi dei cosiddetti mezzi fisici di contenzione per più tempo di quello eventualmente consentito. E poi tracce di sangue per terra, pazienti mai o mal curati, ospiti bloccati sulle sedie a rotelle impossibilitati a muoversi perché chi doveva accudirli aveva pensato bene di mettere un manico della scopa tra le ruote.
Redazione Nurse Times
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