I due rappresentanti delle forze dell’ordine, citati in fascicoli separati, sono stati sospesi dal servizio per non essersi vaccinati contro il Covid.
Un poliziotto e un finanziere risultano indagati dalla Procura di Bologna, in due fascicoli separati, per interruzione di pubblico servizio. Con la loro condotta, che gli inquirenti ritengono strumentale, avrebbero ostacolato il lavoro degli operatori sanitari, creando volontariamente ritardi e disservizi negli hub vaccinali dove erano andati per ricevere il vaccino anti-Covid. O forse il contrario: per evitare di riceverlo, come di fatto è accaduto.
Il poliziotto sarebbe Giuseppe Accroglianò, che a inizio anno si era presentato all’hub di Casalecchio accompagnato da un avvocato e, dopo aver atteso il proprio turno senza creare problemi, al momento di sottoporsi alla vaccinazione aveva rivolto una sfilza di domande al medico di turno, anziché porgere il braccio per l’inoculazione. Infine aveva chiamato il 112, per poi andarsene senza ricevere il vaccino. L’episodio non era sfuggito ai superiori del funzionario, che avevano avviato accertamenti sull’accaduto e, a partire dal 7 gennaio, lo avevano sospeso dal servizio in quanto non vaccinato, come previsto dalla legge.
Non si conosce ancora, invece, il nome del finanziere coinvolto nell’altra indagine, anch’egli sospeso dal servizio per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale previsto per le forze dell’ordine. A quanto pare, creare disservizi a medici e infermieri degli hub è una tecnica ormai utilizzata con frequenza da chi ha simpatie no-vax, come confermano le segnalazione in tal senso delle ultime settimane.
Redazione Nurse Times
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