Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario Fials di Napoli, Lello Pavone che risponde ad un articolo apparso su “Il Mattino” che riprende le dichiarazioni del consigliere regionale dei Verdi Emilio Francesco Borrelli
“Fin quando ci saranno questi articoli sui giornali cittadini, le aggressioni continueranno, caro Francesco Borrelli, sono questi messaggi che fanno aumentare le aggressioni agli operatori, soprattutto a quelli che fanno il loro dovere.
Noi ci saremmo aspettati una condanna ferma ad esempio su quel dirigente medico del San Giovanni Bosco, che la procura ha condannato per truffa e falso, alla stregua di un vero e proprio camorrista, che usava l’ospedale, una struttura pubblica, per i suoi interessi. Sulla sanità e sulla salute dei cittadini bisogna essere più Seri e avere il coraggio di dire tutta la verità, sapersi scagliare anche contro i poteri forti, che ancora attanagliano quest’azienda e che impediscono di far emergere tutto il buono che ancora c’è nella Napoli 1 Centro.
L’ospedale del mare purtroppo non funziona e non riesce a decollare non per qualche Infermiere che ha chiamato malattia, ma perché i vari dirigenti e manager inviati dalla politica di cui lei fa parte, per opportunità ha voluto a tutti i costi aprire anche se tutte le previsioni lo sconsigliavano, oggi speriamo che le cose possa cambiare e far invertire la rotta, per il bene dei pazienti, con l’arrivo di nuovo personale dalle varie graduatorie dei vari concorsi e con il nuovo Management del nuovo Direttore Generale Ciro Verdoliva”.
La vicenda
Una sala operatoria bloccata lunedì scorso all’Ospedale del Mare perché mancano gli infermieri.
Tre in malattia e altri che chiedono l’ausilio del ferrista per operare a cui si è aggiunta anche la rinuncia a prestare servizio attraverso ore di straordinario. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, avanza il sospetto che si tratti dei camici bianchi finiti due anni fa nel mirino della magistratura nell’ambito dell’inchiesta sui furbetti del cartellino del Loreto Mare.
Il consigliere dei Verdi, in base a tali premesse, presenta un’interrogazione al presidente della giunta regionale, per sapere se corrisponde al vero la circostanza che “tra i dipendenti in malattia e tra quelli che si sono resi indisponibili all’ospedale del mare nella seduta operatoria del 2 settembre, sarebbero per la maggior parte individuabili quelli che furono rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sui furbetti del cartellino del Loreto mare”. Inchiesta, ricorda Borrelli, che scattò a seguito di un blitz della Guardia di finanza del febbraio del 2017.
Borrelli risponde con un post su Facebook “Per onestà intellettuale devo scrivere che mi hanno risposto che non sono gli stessi furbetti del Loreto Mare”
Redazione NurseTimes
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