Purtroppo c’è anche un infermiere tra i malviventi arrestati a Genova per furto pluriaggravato. Il sanitario rubava le chiavi di casa dei degenti per poi fargliela ‘ripulire’ dai complici.
Il Mattino di Napoli li ha chiamati “Infermieri basisti” (VEDI); esagerando e rischiando di far intendere ai propri lettori che ci sia una vera e propria associazione a delinquere insita nella categoria, ma… ciò che è successo a Genova, riportato da diverse testate giornalistiche nazionali, è indubbiamente un fatto molto grave.
Diversi pazienti dell’ospedale Galliera di Genova, al loro ritorno a casa dopo la degenza, l’hanno trovata svaligiata.
E ciò nonostante fosse chiusa a chiave e senza alcun segno di effrazione.
Grazie a diverse denunce di questo tipo, sono partite le indagini che hanno portato all’individuazione di una ‘banda’ composta da 4 persone: l’infermiere 63enne Michele Iaquinta; il 74enneSalvatore Aiello; il 66enne Emanuele Moranda e il 64enne Saverio Nuvoletta.
Iaquinta, incensurato, forte del suo ruolo a contatto coi pazienti, carpiva la fiducia degli anziani, si faceva raccontare le loro abitudini e poi, non appena possibile, accedeva ai loro effetti personali e rubava loro le chiavi di casa. Chiavi di cui faceva creare dei duplicati per i complici, che pensavano al resto; ovvero effettuare dei sopralluoghi e ‘ripulire’ le abitazioni. Già, perché grazie al database dell’ospedale, il sanitario recuperava anche gli indirizzi e altre informazioni come le condizioni di vita dell’anziano, se viveva solo o aveva qualche parente, ecc.
I 4 sono stati arrestati dalla squadra mobile del capoluogo ligure con l’accusa di furto pluriaggravato. L’infermiere Iaquinta, altresì, è accusato anche di peculato, poiché avrebbe rubato molti medicinali dai reparti del Galleria, che poi rivendeva sottobanco (altre 10 persone, trovate in possesso dei medicinali trafugati, sono indagate per ricettazione).
Le indagini sono ancora in corso.
Fonti: Il Mattino, TGCOM24, ilsecoloXIX
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