“L’infermiere oggi è una figura fondamentale perchè è colui che segue davvero il paziente; il medico casualmente lo vede, ma il rapporto quotidiano, costante, e il controllo vero ce l’ha l’operatore sanitario, che è per l’appunto l’infermiere. La sua assistenza è indispensabile, perché un dottore non potrebbe assistere un malato 24 ore su 24”.
E’ quanto afferma Rosanna Lambertucci, giornalista, scrittrice, autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, in un’esclusiva intervista rilasciata a NurseTimes.
Una donna che si dedica quotidianamente alla salute e al benessere: ricordiamo il suo programma tv “Più sani più belli”, appuntamento oggi seguitissimo sul web, e il magazine “Più sani più belli”, ogni mese in edicola.
Nella sua lunga carriera da scrittrice ha pubblicato numerosi libri, fra cui “La salute vien mangiando”, “Più magri più belli”, “La dieta integrata”, “Il viaggio dimagrante”, “Le diete della salute”.
Rosanna Lambertucci è anche una degli Ambassador per Expo Milano 2015.
“…di fondamentale importanza nel rapporto infermiere-paziente, accanto alla professionalità e alla competenza, è l’aspetto umano: una persona, quando si approccia a fare un mestiere come il vostro – continua la Lambertucci – deve avere la consapevolezza che questo non è soltanto un modo di somministrare farmaci, controllare la pressione e saper mettere bene un ago per un’endovena, ma è un rapporto di affetto e contatto fondamentale perché fa parte della terapia del malato”.
Un conto è avere a che fare col paziente perché si opera nel settore, un conto è viverlo sia fisicamente che quotidianamente, come ci racconta nel suo ultimo lavoro autobiografico edito da Mondadori Editore, dal titolo “E sono corsa da te”; Rosanna Lambertucci illustra una storia vera e appassionante che, pur con il suo enorme carico di fatica e dolore, parla di amore e speranza. L’autrice in questo libro ha sospeso ogni impegno lavorativo per accudire, giorno dopo giorno, una delle persone più importanti della sua vita. Un impegno non dovuto, non scontato, che l’ha ripagata con una moneta spirituale di inestimabile valore e che le ha fatto rendere conto di aver conosciuto durante questo percorso dei professionisti unici, dei veri “missionari”, ed altri che purtroppo considerano questo lavoro solo come uno dei tanti mestieri, da qui nasce la considerazione della Lambertucci che quello dell’infermiere ”non è un mestiere, è una missione”.
Concludendo l’intervista, in merito alla spending review, che ha tagliato dotazioni organiche e di conseguenza minato l’occupazione infermieristica, lancia un appello alle autorità politiche: “Credo che sia tutt’oggi il grande dilemma del nostro paese: il costo della sanità è uno dei veri problemi nazionali. Spero che riescano a trovare delle formule per far sì che non venga decurtato ulteriormente un settore che ha così bisogno di essere aiutato”.
Savino Petruzzelli
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