Riprendiamo dal Fatto Quotidiano un resoconto del megaraduno organizzato al PalaEur da Adriano Panzironi.
La signora Francesca Giarrizzo agita un ventaglio celeste con un ritratto della Madonna di Medjugorje. Sorride entusiasta. Elenca i numerosi malanni scomparsi grazie allo stile di vita Life 120: addio cervicale, artrosi, l’odioso reflusso gastroesofageo. Si sbraccia: “Mi si è abbassato il valore di fibrinogeno da 600 a200! Guardi, guardi, le mostro le cartelle!”. Ci fidiamo. È venuta appositamente da Catania a Roma per un atto di fede (più o meno laica): il miracolo di un giornalista pubblicista, senza alcun genere di formazione scientifica, che sostiene di guarire le persone grazie a un nuovo regime alimentare e ai portentosi integratori di sua invenzione.
Si chiama Adriano Panzironi. È un signore eccentrico dai lunghi capelli ondulati, titolare di una tv privata dove promuove da anni la sua via alternativa per la buona salute. Chi ha davvero bisogno dei farmaci? Nessuno. Abbandonate pasta, pizza, riso, legumi, patate e qualche altro alimento nocivo (i “carboidrati insulinici”). Concedetevi il lusso di qualche composto naturale messo in commercio dallo stesso Panzironi e andrà tutto bene. Camperete non 100, ma 120 anni. Life 120 vi farà passare il diabete, il morbo di Crohn, pure l’Alzheimer.
Panzironi ne è certo: “Cambieremo per sempre la storia della medicina ufficiale”. Per ora l’Agcom gli ha affibbiato una multa da 264mila euro perché il suo canale “ha trasmesso informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive per la salute”, e l’Ordine dei medici di Roma l’ha denunciato per esercizio abusivo della professione. Scienziati e ricercatori ne hanno sconfessato ogni credibilità, e pure l’Ordine dei giornalisti del Lazio l’ha sospeso dall’albo. Eppure lui va avanti. Di più: prospera.
La signora Francesca insiste: “Ho preso medicine per anni… Pantorc, Pandecta… Niente! Con Life 120 è scomparso tutto da mattina a sera”. Il marito, Angelo Romano, sostiene di aver risolto un problema sempre più angosciante alla prostata “grazie all’Orac Spice”, uno degli integratori di Panzironi, che costa 40 euro a boccetta). E non è il racconto di pochi invasati: al Palazzo dello Sport dell’Eur arrivano in migliaia. Per entrare c’è una fila di venti minuti.
L’organizzazione è in grande stile. Spopolano il libro di Panzironi (Vivere 120 anni) e i suoi integratori. Si assaggiano i salumi, le carni, la cioccolata, i latticini senza lattosio: tutti prodotti a marchio Life 120. C’è uno spazio fitness, una stanza dove i consulenti del guru indirizzano gli adepti verso salute e felicità, una sala conferenze dove si espongono teorie particolari. Il dottor Claudio Sandri, “medico chirurgo omeopata” di Perugia, racconta alla platea estasiata tre casi clinici di tumori guariti perfettamente grazie alla vitamina C (solo “65 grammi alla settimana”). Sembra un film: nell’anno del Signore 2019, a Roma, un santone mobilita un esercito di fedeli in un palazzo dello Stato (seppure gestito da una società privata). Pare si segua un copione: un grande Truman Show alla vaccinara. Ma è tutto vero.
Giura Maria Rosaria Mastrovito, una signora di Martina Franca (Taranto): “Ho avuto di tutto: diabete, sciatica, reflusso. Da sette mesi non tocco medicine, con la dieta ora sto bene”. Antonio, romano, 66 anni, ha la divisa e il cappellino blu degli “angeli di Life 120”, i volontari (decine) di Panzironi: “Con questa cura ho perso 30 chili”. Paolo Tozzi sostiene di averne persi 20. Non è né un invasato né un analfabeta, ma un ingegnere aerospaziale: “Avevo un ernia espulsa, non riuscivo a scendere dal letto. Life 120 mi ha rimesso in piedi”. Con lui c’è il figlio Simone, studente universitario: “Soffrivo per problemi depressivi e di concentrazione. Sono passato da 92 a meno di 70 chili. È cambiato tutto”. Persino la moglie di Paolo (e mamma di Simone) avrebbe guarito una cisti di Baker: “L’ha avuta per 25 anni – dice il marito –, si doveva operare. Con la cura Life 120 il bozzo è scomparso in sei mesi”.
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha promesso guerra a Panzironi, paragonandolo alla truffatrice delle televendite Wanna Marchi. Al PalaEur sono stati mandati anche i Nas per vigilare sui prodotti venduti. Ma il commercio prosegue fiorente. Il fatturato dichiarato dall’impresa di famiglia – con Adriano c’è anche il fratello Roberto – è sui 20 milioni di euro l’anno. Di soldi, a giudicare dall’opulenta manifestazione romana, ne girano parecchi. Il guaritore si cala tra i suoi fan solo in serata, dopo aver passato il pomeriggio “nel suo ufficio”. Si prende il palco al centro del palazzetto, adornato da una sobria scenografia classica con colonne e capitelli ionici. Il pubblico è sempre in adorazione.
Redazione Nurse Times
Fonte: il Fatto Quotidiano
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