Reduce da un intervento chirurgico, l’uomo ha denunciato la presenza di due scarafaggi nel suo letto: “Uno mi ha pure morso. Mai vista una cosa del genere in un ospedale”.
«C’erano due scarafaggi che mi camminavano addosso: una cosa schifosa, incredibile». Alessio Uberti ha 45 anni. Due giorni fa è stato operato alle Molinette di Torino. La notte successiva, quella tra il 27 e il 28 giugno, l’ha passata alla One Day Surgery, al terzo piano della struttura. In sala operatoria era andato tutto bene. La nottata era l’ultimo, piccolo, ostacolo che lo separava da un tranquillo ritorno a casa. «Erano le quattro del mattino, stavo dormendo – racconta –. A un certo punto mi sono svegliato. Avevo un pizzicore al braccio. Il tempo di aprire gli occhi, accendere la luce, e ho visto che avevo uno scarafaggio addosso. Era lungo circa sei centimetri».
È saltato giù dal letto. Con un pedata ha ucciso la blatta, poi ha chiamato le infermiere. Ma nel frattempo ha fatto anche foto e video. In cui si vede chiaramente l’insetto, morto accanto al letto. «Poi mi sono accorto che non era solo, ce n’era un altro». Quando è arrivato il personale dell’ospedale la reazione è stata diversa da quella che Alessio aveva previsto: «Gli ha fatto schifo, nemmeno me lo hanno tolto. Hanno detto che ci avrebbero pensato quelli delle pulizie il giorno dopo».
Eccoci, al giorno dopo. Perché la visita notturna dello scarafaggio sul braccio di Alessio ha avuto risultati. «Mi sono ritrovato con la pelle arrossata. Il braccio gonfio in più punti. Ho dovuto prendere degli antibiotici». Le conseguenze sulla salute, oltre che l’episodio, lo hanno convinto a non rimanere indifferente: «Non intendo lasciar correre. In settimana vado dal mio avvocato. Mi dispiace, ma non è una cosa concepibile. Io lavoro sulle navi da crociera, ho girato tutto il mondo. Ma una cosa del genere non l’avevo veramente mai vista in un ospedale. L’operazione è stata delicata e avrei dovuto essere in un posto il più sterile possibile. Non ritrovarmi sdraiato con gli scarafaggi nel mio letto».
L’ospedale risponde col direttore sanitario Giovanni La Valle: «Alla caposala non risulta la segnalazione, ma in ogni caso lunedì, quando riaprire il reparto, che è chiuso nel weekend, faremo tutte le verifiche del caso. Malgrado le deblattizzazioni siano costanti, così come la nostra attenzione al tema, il fatto che la struttura abbia cent’anni di vita non aiuta. In ogni caso ne disporremo subito un’altra. E chiediamo al signor Uberti di contattarci quanto prima in modo da poterlo ascoltare».
Redazione Nurse Times
Fonte: La Stampa
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