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Roma, giovane reduce da una rissa aggredisce il personale sanitario al San Giovanni Addolorata

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Ottobre, il San Giovanni Addolorata si tinge di rosa
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Il ragazzo, giunto al Pronto soccorso in codice verde, pretendeva di essere visitato subito, sebbene non fosse nemmeno ferito.

Un grave episodio di aggressione si è verificato ieri mattina presto all’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Se ne è reso protagonista un ragazzo giunto in Pronto soccorso dopo una rissa notturna e per nulla intenzionato ad attende il proprio turno per essere visitato e nemmeno l’esito del tampone, sebbene non avesse riportato ferite e gli fosse stato attribuito un codice verde.

Dapprima ha attaccato verbalmente una dottoressa e un’infermiera solamente perché donne, urlando loro insulti irripetibili. Poi, quando un infermiere è intervenuto in difesa delle colleghe, è passato alle vie di fatto, sferrando calci e pugni. A bloccarlo, le forze dell’ordine, contattate dal personale sanitario.

“Dobbiamo dire basta con forza – ha dichiarato in una nota il direttore generale Tiziana Frittelli -. Siamo di fronte a un cortocircuito culturale che va immediatamente interrotto. Serve tolleranza zero verso ogni forma di aggressione, verbale e fisica! Dobbiamo tutti fare quadrato al fianco di chi lavora in prima linea. È aberrante che la violenza si scateni sempre su chi è comunque presente, disponibile a prestare assistenza h24”.

E ancora: “Per superare questo stallo culturale, questa barriera di divisione con gli utenti, c’è bisogno di tutti: della politica, che sappia lanciare una vera riforma organizzativa del sistema, adeguandolo al nuovo quadro sociale ed epidemiologico; delle organizzazioni sanitarie, che debbono mostrare sensibilità consapevole dei problemi di tutti gli operatori e professionisti; innanzitutto della stampa, che non colpevolizzi le strutture e gli operatori proprio nei momenti di massima crisi. I cittadini devono saper apprezzare e preservare il bene prezioso del nostro Servizio sanitario e dei suoi eccellenti operatori. È miope cercare le cause all’interno delle nostre strutture”.

Redazione Nurse Times

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