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Riprogrammare le cellule per guarire le lesioni

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Riprogrammare le cellule per guarire le lesioni
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Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature dai ricercatori del Salk Institute di La Jolla (California, USA), fa sperare che un giorno sarà possibile utilizzare un metodo quasi fantascientifico per far guarire le ferite.

Trattasi di una nuova tecnica di medicina rigenerativa, che prevede la ‘riprogrammazione’ delle cellule della cute lesionate e che sono interessate dal processo di flogosi e di cicatrizzazione.

Per rigenerare i tessuti, secondo lo studio, sono necessari alcuni ‘ingredienti’ fondamentali, per la precisione 4: sono i cosiddetti ‘fattori di riprogrammazione’, rappresentati da proteine e molecole di Rna, che avrebbero il potere di ‘ringiovanire’ le varie tipologie di cellule interessate dalla ferita, trasformandole in ‘cheratinociti’ che sono assai simili alle staminali e che formano, strato dopo strato, la pelle lesionata.

La sperimentazione sui topi ha avuto esito positivo: la miscela di fattori di riprogrammazione è stata applicata direttamente sulle ferite degli animali e nel giro di 18 giorni gli studiosi hanno assistito alla formazione di nuova pelle, che si è poi espansa fino a connettersi con quella circostante.

Il bello è che a distanza di tempo, 3-6 mesi, le cellule ‘rigenerate’ hanno dimostrato di comportarsi in modo praticamente identico a quelle sane, sia per quanto riguarda il punto di vista cellulare sia molecolare e genetico.

Quali applicazioni potrebbe avere, tutto ciò, in futuro?

Tale tecnica potrebbe diventare un’arma importante per contrastare l’invecchiamento, i tumori, potrebbe essere di grande aiuto alla chirurgia plastica, cui spesso si ricorre per far fronte alle lesioni da pressione, a gravi ustioni e alle ulcere da diabete mellito.

Alessio Biondino

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