È stata una delle 29 vittime della valanga che ha distrutto l’Hotel Rigopiano, in Abruzzo, lo scorso 18 gennaio. Ieri, primo febbraio, all’infermiera Valentina Cicioni è stata dedicata una borsa di studio triennale in infermieristica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
“La ricordiamo commossi e in sua memoria sarà istituita una borsa di studio triennale per uno studente iscritto al corso di laurea in Infermieristica”.
È stato così che ieri, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2016/2017, il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Franco Anelli, ha ricordato Valentina Cicioni, la sfortunata infermiera vittima di quell’inferno di ghiaccio e detriti che ha travolto l’Hotel Rigopiano (VEDI).
“Essere comunità significa partecipare tutti delle gioie e dei dolori di ciascuno. Non posso dunque concludere questo discorso senza esprimere la profonda partecipazione dell’Ateneo alle sofferenze dei nostri fratelli flagellati dalle calamità che da tempo si stanno abbattendo sulle regioni dell’Italia centrale”… “Anche la nostra famiglia universitaria è stata duramente colpita”, ha aggiunto il Rettore, ricordando la dottoressa Cicioni alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le speranze di ritrovarla viva non hanno abbandonato i soccorritori fino all’ultimo. Ma per la professionista sanitaria, domiciliata a Monterotondo (Roma), purtroppo… non c’era più nulla da fare.
“Nevica poco”… è con questa frase scherzosa che Valentina, insieme a suo marito Giampaolo (estratto vivo dalle macerie) avevano postato su Facebook una foto scattata dal Resort; durante la colossale nevicata che, il giorno prima della tragedia, aveva preceduto la devastante valanga. Si vede una forte bufera in atto… qualche abbondante cumulo bianco… e degli alberi sfiniti sotto al peso della neve.
Riposa in pace, Valentina… INFERMIERA.
Fonte: ANSA
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