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Riforma trasporto sanitario emergenza urgenza in Toscana, infermieri del Nursind “vigileremo sul proseguimento della legge”

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Il coordinatore regionale Giampaolo Giannoni “Fin dalle audizioni in 3^ Commissione regionale abbiamo chiesto la garanzia del servizio pubblico universalista e la presenza di tutti gli attori in ogni organismo di controllo, valutazione e formazione”.

Firenze, 23 dicembre 2019 – “Dotazione pubblica dei mezzi di soccorso, auto sanitaria pubblica, dipendenti del servizio sanitario nazionale, con la presenza di un soccorritore avanzato e presenza in tutti gli organismi di controllo, valutazione e formazione di tutti gli attori del servizio di emergenza urgenza, compresi gli infermieri: un risultato affatto scontato, al quale abbiamo contribuito attivamente e sul quale continueremo a monitorare”. Con queste parole Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale del sindacato autonomo degli infermieri Nursind, commenta la riforma del trasporto sanitario di emergenza urgenza licenziata pochi giorni fa dalla Regione Toscana.

“Fin dalle audizioni in 3^ Commissione – dichiara Giannoni – abbiamo chiesto la garanzia del servizio pubblico e ottenuto importanti garanzie. La legge che riorganizza il trasporto sanitario di emergenza urgenza è fondamentale, in quanto regola il rapporto con il volontariato e disciplina il diritto al soccorso, uguale per tutti i cittadini. In questo senso – sottolinea –  come Nursind abbiamo sempre ribadito come condizione imprescindibile che la dotazione dei mezzi fosse di natura pubblica, così come il personale di servizio”.

“Altro successo è stato quello di aver ottenuto che tutti gli organismi di controllo, valutazione e formazione vedano la presenza di tutti gli attori del servizio sanitario di emergenza urgenza, compresi gli infermieri”.

“Adesso – conclude il coordinatore regionale Nursind Giannoni vigileremo sul proseguimento della legge, a partire da decreti attuativi e regolamenti che disciplinano dotazioni tecnologiche, formazione e altri aspetti importanti. Sempre con l’obiettivo di un servizio pubblico universalista e uniforme sul territorio”.

Redazione Nurse Times

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