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Sanità Emilia Romagna. Al via la mobilitazione nelle aziende del SSR contro il calo del salario

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Raccolta firme Emilia Romagna. Al via la mobilitazione nelle aziende del SSR contro il  calo del salario per i dipendenti e per chiedere alla Regione l’apertura di un  confronto. 

Una raccolta firme, a partire da oggi, che interesserà circa 60.000 dipendenti del SSR, per  informare e sensibilizzare le Istituzioni Locali e la Regione sulla priorità di contrastare riduzioni di  stipendio già avanzato da alcune aziende sanitarie e presidi il 9 aprile, davanti a tutti i principali  Ospedali. 

È questa la decisione presa al termine dell’attivo di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL che si è svolto ieri  pomeriggio alla presenza di oltre 200 delegati RSU eletti nelle Aziende del Sistema Sanitario  Regionale. Al centro della discussione, la questione della contrattazione integrativa e delle risorse  necessarie per poterla rendere realmente esigibile. 

Infatti, la gestione dell’emergenza, le necessità legate alla crescita di voci di spesa quali ad esempio  straordinario o indennità di turno, unitamente all’imprescindibile aumento delle assunzioni stanno  paradossalmente provocando una diminuzione dello stipendio delle dipendenti e dei dipendenti  del S.S.R. Una diminuzione causata dai vincoli e dai limiti imposti dalle leggi e fortemente voluti  negli anni scorsi dal Ministero dell’Economia e della Finanza.  

In sostanza, essendo bloccate le risorse e aumentate le esigenze (sia dal punto di vista qualitativo  che quantitativo), nel momento di maggior pressione dell’emergenza Coronavirus, certe aziende  hanno proposto di calare alcuni istituti della contrattazione aziendale (ad esempio la quota di  produttività), ed in termini più generali risulta in ogni caso impossibile dare il via a percorsi di  valorizzazione economica e professionale che oggi vanno riconosciuti senza se e senza ma a tutti  coloro che hanno dimostrato essere il vero valore aggiunto del nostro sistema sanitario. Riteniamo improponibile qualsiasi ipotesi di calo dello stipendio e vogliamo, con questo percorso  di coinvolgimento di tutti i delegati Aziendali, costruire una rivendicazione che interessi la politica e le direzioni generali del nostro sistema sanitario fino ad arrivare alla Regione, in funzione del suo  ruolo di governo della sanità emiliano romagnola. Attraverso una raccolta firme nelle aziende,  consegneremo un documento ai presidenti delle Conferenze Territoriali Socio Sanitarie e ai  Direttori Generali. Le firme saranno infine consegnate all’Assessore alla Sanità per rivendicare  l’apertura di un confronto che renda la contrattazione integrativa lo strumento per gestire  l’organizzazione del lavoro oltre che elemento centrale per la valorizzazione dell’impegno degli  operatori della nostra sanità e della qualità del Servizio Sanitario Regionale..  

Marco Blanzieri – FP CGIL  

Carmela Lavinia – CISL FP  

Paolo Palmarini – UIL FPL

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