Anche durante le vacanze, si sa, i servizi sanitari non vanno in vacanza. A chi rivolgersi, se occorre assistenza in questi giorni?
A sostituire i medici di famiglia – gli infermieri di famiglia e di comunità – e i pediatri di libera scelta vi sono gli ambulatori di cure primarie e le case della salute: per conoscere quelli presenti sul territorio si può visitare il sito dell’Asl di appartenenza o della Regione.
In queste giornate, comunque, resta garantito il servizio di continuità assistenziale – alias la guardia medica – se si necessita di un’assistenza non urgente ma non rinviabile al giorno successivo prestando soccorso con una visita ambulatoriale o a domicilio (in alcune Regioni la visita potrebbe essere a pagamento e al ritorno nella propria Regione è consigliabile conservare la ricevuta per il rimborso). Nei casi più gravi di emergenza e urgenza è necessario recarsi al Pronto Soccorso o contattare il 118 o il Numero Unico per le emergenze 112.
Nei luoghi di vacanza è possibile rivolgersi alla guardia medica turistica per visite sia ambulatoriali che domiciliari. Anche in questo caso è previsto un costo per la visita rimborsabile oscillabile dai 15 ai 25 euro.
È bene inoltre conoscere l’esistenza dell’app << Where are U >> (android – Iphone ), che può essere scaricata dal sito 112 e permette all’operatore che riceve la chiamata di visualizzare con estrema accuratezza la posizione del telefono – già nota agli operatori del 112 che ricevono la chiamata col cellulare ma che, attraverso questa app, diviene ancora più accurata la sua localizzazione.
Che sia una buona estate per chi riposa, per chi è impegnato nel garantire l’assistenza negli ospedali, sul territorio, sulle ambulanze, in ogni luogo in cui l’infermiere “fa la differenza”.
Anna Arnone
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