”Ieri mattina questi compagni di lavoro Oss erano ad Andria davanti alla sede della ASL Bat per rivendicare; alla presenza di Emiliano, il diritto di conservare il posto di lavoro. Sono stati non solo identificati dalle forze dell’ordine ma gli è stato impedito anche di manifestare. Sono stati strappati da una dipendente qualificatasi della Sanità service anche dei manifestini affissi al muro.
Questi giovani lavoratori del reparto Covid infettivi di Bisceglie a marzo scorso, convocati per fronteggiare la paurosa pandemia hanno risposto con un evangelico “ Eccomi !’alla proposta di lavorare in reparti Covid , quando tanti altri , decine di vincitori di un precedente concorso regionale , si negavano e defilavano. Sono stati loro, anche più di medici ed infermieri , a fare la qualità del servizio su pazienti Covid dalle energie azzerate da questa malattia. Sono stati gli operatori più vicini ai pazienti ed allo stesso tempo( gente energica e con il sale in zucca ); sono stati il braccio dei medici ed i fidi assistenti degli infermieri.
Ora sembra che di questi lavoratori , che in qualsiasi posto del mondo , meriterebbero una assunzione per aver dimostrato sul campo il proprio attaccamento al dovere e la capacità di rendere vincente una squadra con medici ed infermieri, ..ecco sembra che dal 1 febbraio si possa fare a meno di loro … tutti a casa. Ci troveremo da un giorno all’altro a lavorare con personale che non ha mai avuto pratica delle complesse procedure da osservare in reparto Covid; magari avanti in età , alcuni dei quali non avevano accettato di lavorare in Covid a marzo.
È come se in una zona critica di una città apri un commissariato di polizia e ci mandi giovani agenti palestrati e motivati e dopo aver ottenuto la bonifica del territorio dalla malavita ..li licenzi tutti e chiami per sostituirli gente avanti in età, con le pancia , che tengono famiglia e..con la filosofia di “ nun me compete”. Cosa dice il presidente? E cosa dicono i suoi collaboratori “ sinistramente “vicini “?” Queste le parole del Dirigente Medico Dott. Giovanni Infante del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Covid di Bisceglie.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente dell’Opi Bat Giuseppe Papagni: ”Questi sono gli operatori socio sanitari che hanno garantito l’assistenza dall’inizio di questa pandemia, insieme agli infermieri e medici, proprio quando nessuno avrebbe accettato di lavorare in malattie infettive, loro c’erano e lo hanno fatto con abnegazione e senso di responsabilità ed anche coraggio…quello che è mancato a questa classe politica per assicurare un posto di lavoro ai tanti lavoratori della sanità alle prese con il precariato, una piaga che colpisce tutti indistintamente, oss infermieri, medici. Il governatore Emiliano dice che il sud è penalizzato perché non ha risorse, bene, io credo che dovrebbe incidere di più sui tavoli romani, lui non è obbligato ad accettare la ripartizione del FSN se non viene garantita equità nella distribuzione delle risorse tra le regioni. Tradotto: incapacità politica di rivendicare il diritto a ricevere cure sanitarie eque in tutto il territorio nazionale”.
Numerosi sono stati gli elogi e le parole di supporto sui social da parte di colleghi infermieri, medici e pazienti che hanno avuto la fortuna di conoscere in prima persona il lavoro di questi operatori.
Redazione NurseTimes
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